Il Direttivo del Comitato Civico Patrimonio Termale ci ha fatto pervenire il documento conclusivo dell’assemblea cittadina svoltasi domenica 3 dicembre, nel quale si fa sintesi dei contenuti della stessa.
Ne riportiamo integralmente il contenuto:
“Questo documento fa sintesi dei contenuti scaturiti dall’assemblea cittadina del Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca, che ha richiamato un gran numero di persone (il sindaco di Sciacca, il presidente del consiglio comunale di Sciacca, consiglieri comunali, rappresentanti di tante associazioni, di comitati di quartiere, di categorie produttive quali agricoltori, pescatori, artigiani e albergatori, imprenditori, professionisti, singoli cittadini attivi, la squadra di calcio dell’Unitas Sciacca).
È stata condivisa la comune convinzione che il termalismo può e deve rappresentare una grande opportunità di sviluppo economico e occupazionale per l’intero territorio che ha in Sciacca il suo punto di riferimento, quale valore aggiunto di una valenza turistica già di per sé connaturata a questo territorio e che potrebbe con le Terme più efficacemente caratterizzarsi e destagionalizzarsi.
La popolazione di Sciacca, a distanza di oltre otto anni dalla chiusura del complesso termale di Sciacca da parte della Regione siciliana, ha ormai acquisito la consapevolezza di non poter ulteriormente tollerare le conseguenze negative della mancata utilizzazione e valorizzazione di un patrimonio, quale quello termale, che dovrebbe essere fonte di lavoro e di ricchezza per la gente che in questo territorio ci vive, e che invece a causa dell’abbandono da parte della Regione si sta depauperando nel più assoluto degrado.
Nonostante l’attuale abbondanza di risorse finanziarie disponibili per investimenti produttivi, quale sicuramente sarebbe il rilancio del termalismo siciliano, la Regione siciliana continua a caratterizzasti per un assoluto immobilismo e per la mancanza di qualsiasi progettualità pubblica al riguardo.
Per tutto quanto sopra l’assemblea cittadina del Comitato Civico Patrimonio Termale ha deciso:
– di proclamare una “Giornata Civica di mobilitazione popolare” per il 6 Marzo 2024 (nono anniversario della chiusura del complesso termale di Sciacca, che avrebbe dovuto dare avvio a un immediato percorso di privatizzazione che in realtà non è mai avvenuta), giornata di mobilitazione nella quale chiamare a raccolta l’intera popolazione di Sciacca e i rappresentanti istituzionali dei comuni del circondario per rivendicare l’IMMEDIATA attivazione di tutto quanto necessario per chiudere la liquidazione della società Terme di Sciacca SpA, per riqualificare, riaprire e rilanciare il complesso immobiliare che era termalisticamente attivo al momento della chiusura nel 2015, affidandone la gestione ad una qualificata imprenditoria privata, così come previsto dalla normativa regionale.
L’assemblea cittadina del Comitato Civico Patrimonio Termale richiede al Governo della Regione siciliana:
– di istituire immediatamente un tavolo tecnico inter-dipartimentale, opportunamente integrato da rappresentanti della comunità locale, che riconduca ad unità la paralizzante frammentazione di competenze che caratterizza la materia termale;
– di verificare in primis il persistere dell’interesse di Cassa Depositi e Prestiti Real Asset Sgr nei confronti del complesso termale di Sciacca, manifestato dalla stessa CDP con la richiesta alla Regione della pertinente documentazione ancora nel mese di giugno 2023, con l’invio a CDP di detta documentazione che la Regione alla data del presente documento non ha ancora effettuato:
– in alternativa o ad integrazione, qualora Cassa Depositi e Prestiti si dovesse dichiarare non interessata oppure limitatamente ad una parte di immobili per i quali non fosse interessata, di reperire adeguate risorse finanziarie tra quelle oggi ancora disponibili ai diversi livelli (regionale, nazionale, europeo) per investimenti produttivi destinandole alla riqualificazione del patrimonio immobiliare e impiantistico delle Terme di Sciacca, ad oggi notevolmente degradato, facendo sì sì che tale disponibilità finanziaria possa rendere possibile l’aggiudicazione all’imprenditoria privata, italiana o straniera, in un’ottica di progect-financing e affidandosi a un ADVISOR di caratura internazionale;
– di valorizzare e dare un seguito concreto, in particolare per quanto riguarda i suggerimenti rivolti alla stessa Regione, ai contenuti delle “Linee guida per un piano di rilancio dei siti termali di Sciacca e Acireale”, studio effettuato nel 2021/2022 dal prof. Rosario Faraci dell’Universita’ di Catania, in esito all’incarico affidatogli dalla Presidenza della Regione in funzione “dell’interesse precipuo della Regione a far ripartire l’attività termalistica di Sciacca e Acireale”, e fatto proprio dalla giunta regionale di governo con deliberazione n. 149 del 23 marzo 2022;
– di dare impulso al completamento della progettazione esecutiva da parte del Genio Civile per la riqualificazione delle piscine del parco termale, alla quale era stato deciso di destinare la somma di 1.500.000,00 euro stanziati dal governo Musumeci a favore delle Terme di Sciacca;
– di dar corso alla immediata riapertura del parco termale di Sciacca, ritornato nella disponibilità della Regione e sul quale sono stati recentemente completati i lavori di riqualificazione, per i quali sono stati spesi diverse centinaia di milioni di euro.
In questo lasso di tempo che ci separa dalla giornata civica di mobilitazione popolare, il Comitato Civico proseguirà nell’azione di capillare sensibilizzazione della cittadinanza e della popolazione scolastica.
È stato richiesto al Sindaco di Sciacca, nella sua veste istituzionale di rappresentante dell’intera città, di aderire alla proclamata giornata di mobilitazione civica e di curare i rapporti e i collegamenti con i sindaci dei Comuni del circondario affinché anch’essi possano aderirvi convintamente.
Confidiamo anche che la deputazione regionale della nostra provincia possa in futuro svolgere un ruolo primario a favore del rilancio e della valorizzazione del termalismo siciliano, che ha nel patrimonio di acque, fanghi e vapori di Sciacca la sua principale espressione.
Nell’assemblea cittadina è altresì emersa la richiesta di organizzare un nuovo referendum per cambiare il nome della nostra città in “Sciacca Terme” e per inoltrare all’UNESCO la richiesta di riconoscimento delle grotte vaporose del Monte Kronio (parte integrante e fondamentale del patrimonio termale di Sciacca insieme alle acque termali) come patrimonio dell’umanità.
Entrambe queste richieste saranno portate avanti dal Comitato Civico Patrimonio Termale”.
Condivido il comunicato del comitato civico e le proposte operative avanzate.Sorprende che il governo regionale non abbia dedicato la necessaria attenzione alle Terme di Sciacca e di Acireale. Si resta amareggiati nel leggere la differenza di approccio verso il termalismo fra la classe politica del centro e nord Italia e quella siciliana.Le Terme di altre Regioni crescono e attraggono cittadini/clienti,mentre quelle della Sicilia restano chiuse con il rischio di un degrado crescente e gravissimo.Possibile che la Regione ,guidata dal centrodestra,non riesca a trovare ascolto presso il governo Meloni?In Sicilia sono stati eletti fra gli altri al Parlamento Stefania Craxi e Anna Maria Furlan,la prima per il centro destra mentre la Furlan per il centro sinistra,Personaggi molto conosciuti e in grado di spendersi,assieme agli altri colleghi di Camera e Senato per Sciacca e Acireale.
Bisogna invitarli a mobilitarsi.
Speriamo che accada il miracolo.
Lillo craparo