L’albero di Natale che ammiriamo nella foto risplendeva di luci ieri sera nella piazza del Duomo di Cefalù, località turistica siciliana con la quale Sciacca si è spesso confrontata, almeno in passato.
Nella nostra piazza Angelo Scandaliato invece niente albero di Natale il giorno dell’Immacolata, per la prima volta dopo tanti anni. La nostra bella piazza, ormai così male illuminata, sembrava più buia del solito quasi a simboleggiare quella crisi profonda che da tempo attanaglia il centro storico di Sciacca e sulla quale occorrerebbe avviare una riflessione assai approfondita su cause e possibili soluzioni.
Uno dei rimedi che l’amministrazione comunale ha inteso mettere in campo è come noto quello di una ZTL con varchi elettronici (due adesso, diventeranno tre) più strutturata che in passato come orari, limitata alle giornate festive e ai venerdì- sabati e domeniche fino al 7 gennaio:
Il primo giorno è stato ieri, a carattere essenzialmente “di prova”, ed è stato un debutto molto in sordina, perché la gente in centro storico era davvero poca, con i parcheggi all’esterno dell’area a traffico limitato e i bus navetta desolatamente vuoti.
La limitazione del traffico veicolare a Sciacca ha sicuramente una folta schiera di estimatori, ma ha anche numerosissimi nemici che nei giorni scorsi non mancavano di far sentire la propria voce, in giro qua e là per la città.
Invece di unirci al coro delle opinioni, schierandoci da una parte o dall’altra, noi di ServireSciacca riteniamo utile un confronto con una città per certi versi similare a Sciacca, non fosse altro che per le sue dimensioni e le riconosciute risonanze turistiche: che è proprio Cefalù.
La ZTL di Cefalù è quindi attiva tutti i giorni ed è così regolamentata:
Siamo andati allora a verificare come siamo messi a Cefalù con i parcheggi, la cui dichiarata mancanza è a Sciacca l’argomento principale addotto dai detrattori della ZTL e abbiamo verificato che i posti auto dichiarati dal Comune di Cefalù nei 3 posteggi ubicati all’esterno del perimetro della ZTL sono 680. A Sciacca invece, secondo i dati forniti l’altro ieri in conferenza stampa dalla Polizia Municipale, di posti auto ce ne sono 1076 distribuiti in 11 aree parcheggio:
Riassumendo, da questo confronto:
a Cefalù c’è la ZTL tutti i giorni, con una dotazione di 680 posti auto distribuiti in tre parcheggi all’esterno del perimetro; a Sciacca la nuova ZTL è per il momento limitata a determinate giornate, con una dotazione di 1076 posti auto distribuiti in 11 parcheggi esterni. La configurazione topografica di Sciacca è comunque molto diversa di quella di Cefalù, quindi il confronto non è del tutto omogeneo.
La sensazione è che la problematica della contrarietà alla ZTL abbia a Sciacca anche una valenza di accettazione mentale mai del tutto avvenuta, notevolmente acuita dalla crisi nera del centro storico, ormai pochissimo frequentato dalla gente a differenza di altri centri storici come quelli, ad esempio, della stessa Cefalù e della non lontana Mazara del Vallo.
Sicuramente ci sono correttivi in termini di servizi che sarebbe utile apportare, come in particolare quelli dei bus navetta.
Lo abbiamo già detto più volte, ma nessun amministratore sembra essere dotato della sensibilità di ascoltare, accogliere il suggerimento o quanto meno confrontarsi pubblicamente.
Una ZTL che si rispetti deve essere supportata da un servizio continuativo di bus navetta che non si limiti alla fermata di Porta San Salvatore. Occorre invece un servizio di “bus circolare” che in via continuativa assicuri a chi lascia l’auto nel parcheggio in Via Gaie di Garaffe di poter usufruire di un servizio bus che effettui un percorso del genere: Via Mori, Via Modigliani, Piazza Carmine, Via Incisa, Corso Vittorio Emanuele, viale della Vittoria, Via Figuli, Via Licata, Porta Palermo, via Rocca dei Fiori, Via Campanella e poi fino al capolinea di Via Gaie di Garaffe.
Insomma, una “circolare” che assicuri sia a chi arriva dalla periferia che si residenti di potersi liberamente spostare nell’ambito della zona a traffico limitato non solo a piedi ma anche su un mezzo pubblico.
Un’ultima annotazione sulla Via Roma pedonale. A Sciacca, fatto il divieto, trovato l’inganno. Sempre più spesso capita di vedere auto che scendono tranquillamente sulla via Roma fino al Corso Vittorio Emanuel. Il perché e il come è presto detto:
viene spostata la transenna di plastica che impedisce il passaggio in cima e io gioco è fatto. Se la pedonalizzazione di Via Roma vuole essere una cosa seria, allora occorre trovare un’alternativa più funzionale della transenna in plastica.
Per far risorgere il centro storico occorre renderlo solo pedonabile h 24.- Contestualmente creare i servizi e quant’altro per renderlo vivibile . I primi a trarne vantaggio saranno i commercianti che insistono su di esso oltre che i cittadini tutti. La zona ZTL è il primo passo e bisogna avere il coraggio di essere consequenziali . Le critiche ci saranno sempre.-