È stato revocato al Comune di Sciacca il finanziamento di di € 467.317,30 concesso dalla Regione Siciliana per l’intervento di “Ristrutturazione e riqualificazione funzionale di un bene confiscato alla mafia di proprietà dell’ente, da destinare a Centro Servizi per il cittadino, sito in via Caricatore” a suo tempo concesso a valere sul PO FESR 2014/2020, e approvato con Deliberazione di Giunta comunale n. 76 del 15/05/2018.

La perdita di tale finanziamento offre spunto al consigliere comunale Filippo Bellanca per la seguente interrogazione consiliare:

“Il sottoscritto consigliere comunale, avendo appreso dall’esame di una determina del dirigente 4^ settore – lavori pubblici che il nostro Comune deve liquidare alla Regione Siciliana le somme ricevute quali anticipazione del finanziamento del Po fesr 2014-2020 riguardanti la “Ristrutturazione riqualificazione funzionale di un bene confiscato alla mafia di proprietà dell’ente, da destinare a centro servizi per il cittadino, sito in viaCaricatore”, il cui importo complessivo era di circa 500 mila euro,

interroga le S.V. per sapere:

⁃ quali sono le motivazioni che hanno costretto il Comune di Sciacca a restituire parte del finanziamento ricevuto e di perdere di conseguenza l’importo totale;

⁃ quali sono i passaggi tecnici e burocratici effettuati dall’ente;

⁃ se è stato pubblicato un bando e se si è svolta una gara d’appalto;

⁃ se si è trattato di ritardo nella gestione delle procedure dei tempi previsti dalla normativa o di errori degli uffici preposti;

⁃ se ci sono uno o più specifici atti d’indirizzo con cui l’amministrazione comunale trasmette agli uffici la necessità di definire le procedure nei tempi previsti;

⁃ se l’amministrazione è coscientedel fatto che si tratta di una grave mancanza politica;

⁃ quali sono le conseguenze per le finalità progettualidel bene in conseguenzadella perduta del finanziamento;

⁃ se ci sono altri finanziamenti pubblici in itinere che corrono lo stesso rischio di perdita di finanziamentigià assegnati.

Nella parte conclusiva dell’interrogazione il consigliere Filippo Bellanca valuta quanto accaduto un fatto politicamente molto grave, sul quale l’amministrazione comunale deve rispondere al consiglio comunale e alla città.

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