Seduto sua sua poltrona, con un sorriso affabile e con una mano sollevata in un gesto di saluto. E’ questa l’ultima foto che Nino ha scattato al suo caro papà, il giorno di Capodanno. Premonitrice, forse. Ma sicuramente tenera, dolce, quella espressione su viso di una persona cara, che vediamo spegnersi come una candelina, giorno per giorno… Così, molto discretamente, si è spento stanotte Enzo Porrello. Avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 14 Febbraio.

Una “persona” che, al di là di ogni facile retorica, lascia un segno in questa città che lui ha amato tantissimo e a cui tanto ha dato. Non ho mai conosciuto, nella mia vita di giornalista televisiva, un professionista più corretto, più gentile e così appassionato del suo lavoro. Un vero gentleman. Enzo ha creduto da sempre nel ruolo “civico” del giornalismo. Ne è stato convinto assertore e con grande coerenza ha portato avanti negli anni questa sua grande vocazione, alimentando costantemente di passione civica le sue performance su carta stampata e televisive, inventandosi anche personaggi come il mitico Signor Giovanni, cui affidava le sue emozioni e i suoi sfoghi su quanto, garbatamente, avrebbe voluto spiattellare in faccia agli amministratori della città che si sono susseguiti nel tempo.

Per tanti, a Sciacca lui è sempre stato il professore Porrello, presente sulle scene del giornalismo cittadino sin dal 1957. Nel tempo è stato corrispondente da Sciacca per la RAI di Palermo e per i quotidiani Sud Sport di Messina, L’Ora di Palermo, La Sicilia di Catania. Ha scritto anche su l’Amico del Popolo di Agrigento e sui settimanali cittadini “8 e 1/2 “ e “il Fatto Popolare”, ha diretto la rivista bimestrale “Seskera” dell’Azienda Termale di Sciacca, ha promosso numerosissime iniziative culturali sia del Circolo di Cultura che legate alla poesia di Vincenzo Licata, di cui è stato mentore oltre che grande amico, ed anche apprezzato interprete nella recitazione delle poesie.

Con l’avvento delle televisioni private ha collaborato in video prima con Tele Radio Sciacca e poi con RMK-TV, dando vita a trasmissioni molto seguite come “Il campionato allo specchio” e i suoi “Speciali”, nei quali le diverse tematiche della vita pubblica venivano approfondite con quella passione e amore per la propria città che ha sempre caratterizzato tutta la sua attività giornalistica, mai priva comunque di quella critica costruttiva che il buon giornalismo necessariamente richiede.

Il più anziano dei giornalisti saccensi è stato anche autore di numerosi libri, in tutto dieci pubblicati in un arco di tempo che va dal 1986 al 2013: in tutti fa da protagonista proprio la SUA amata città di Sciacca, le cui tradizioni, bellezze, leggende, problematiche, luoghi, monumenti e uomini illustri vengono osservati e raccontati . Il professore Porrello, da buon maestro qual era (i suoi allievi ricordano sempre i Rischiatutto che lui faceva fare in classe), non poteva che seminare bene in famiglia la sua passione per il giornalismo: il figlio Nino è stato in passato e per diversi anni corrispondente da Sciacca per il Giornale di Sicilia e oggi ha ripreso a dilettarsi in questa passione con la nostra testata giornalistica ServireSciacca; la nipote Claudia è giornalista pubblicista a Firenze e scrive su diverse e qualificate riviste di critica cinematografica. L’età e le malattie lo avevano costretto a mettere da parte la sua carissima penna di cronista e commentatore della realtà (non ha mai utilizzato un pc). Ma quando gli chiedevano di esprimere un suo grande desiderio, lo faceva rispondendoci con voce ormai bassa ma con gli occhi che brillavano: “Andare in TV a fare uno dei miei Speciali…!”

Al nostro Direttore, Nino Porrello e alla sua famiglia vanno le più sentite condoglianze della Redazione di Servire Sciacca

I funerali si svolgeranno venerdì 12, alle ore15 nella Chiesa Madre.

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