L’Unità operativa complessa di Ortopedia degli Ospedali Riuniti di Sciacca e Ribera, DEA di primo livello, continua a vivere giorni molto difficili.

Dopo tutte le controverse vicende di questo reparto, che nelle ultime settimane sono state al centro dell’attenzione mediatica, ServireSciacca ha voluto fare un punto della situazione aggiornato ad oggi, e lo scenario che ne scaturisce non è certo rassicurante.

Ad oggi Ortopedia a Sciacca funziona unicamente grazie all’equipe chirurgica del Civico di Palermo che due volte la settimana, il lunedì e il venerdì, viene a Sciacca anche l’intera giornata per effettuare gli interventi programmati in sala operatoria. Nel pre e nel post operatorio gli utenti vengono seguiti soltanto dal Dr. Salvino Bono, già ortopedico ospedaliero in pensione che da anni chiedeva alla direzione “strategica” dell’ASP di Agrigento di rientrare in servizio, non ricevendo alcuna risposta, e che invece ha visto esaudito questo suo desiderio (corrispondente ad una urgente necessità) quando è stato messo sotto contratto con ASP Agrigento per il mezzo di una Cooperativa interinale di medici, ovviamente ad un costo decisamente superiore a quello con il quale l’ASP avrebbe potuto assicurarselo in precedenza.

Con decorrenza 28 dicembre 2023 questa task force operativa palermitana avrebbe dovuto essere rafforzata dal dr. Giuffrida, che in base al documento di cui pubblichiamo copia qui di seguito avrebbe dovuto recarsi presso Ortopedia di Sciacca per prendere in carico i malati anche nei giorni (in pratica i giorni festivi) in cui non è prevista la presenza del medico della Società MICI (il predetto dr. Salvino Bono) e avrebbe dovuto fungere quale referente Aziendale per la Ortopodia Sciacca, fino a quando l’Azienda non avesse reclutato altro professionista disponibile.

Bene, anzi male, perché da informazioni assunte non ci risulta (salvo errore da parte della nostra fonte informativa) che il dr. Giuffrida abbia finora svolto questa funzione che gli era stata assegnata.

Come qualche lettore più attento ricorderà, il dr. Giuffrida e il primario Dr. Tulumello erano gli unici due ortopedici operativi nell’UOC Ortopedia di Sciacca prima che la “direzione strategica” dell’ASP Agrigento decidesse di trasferirli entrambi su Agrigento, con un provvedimento discutibilissimo.

E il primario Dr. Tulumello?

Dopo che la recente delibera della “direzione strategica” dell’ASP Agrigento, con la quale lo stesso veniva sottratto a Sciacca e nominato primario ad Agrigento senza concorso, è stata bocciata dall’assessorato regionale alla Sanità, il dr. Tulumello rimane formalmente primario a Sciacca con nomina a scavalco anche su Agrigento. Di lui comunque a Sciacca si sono (come suol dirsi…) perse le tracce.

Sicuramente questa UOC Ortopedia di Sciacca è stato nell’ultimo decennio un reparto in cui di cose strane, e apparentemente incomprensibili, ne sono accadute a iosa.

Dopo la conclusione del primariato del Dr. Vella, per circa dieci anni non è stato bandito alcun concorso per sostituirlo…

Si sono susseguiti di fatto tutta una serie di facenti funzione che non potevano neanche essere riconosciuti come tali formalmente, e senza la prescritta rotazione.

Due medici ortopedici in servizio a Sciacca e peraltro abitanti nel nostro territorio (Franco Paesano e Giuseppe Vercio) hanno ad un certo punto preferito trasferire la propria attività medica rispettivamente sugli ospedali di Trapani e Partinico.

Ci risulta poi che quando è stata chiusa Ortopedia a Castelvetrano il dr. Michele Friscia, sciacchitano puro sangue, avesse espresso disponibilità ad inserirsi nel nostro ospedale, ma la cosa non è andata a buon fine.

Ci risulta infine che un giovane medico sciacchitano, Iacopo Quarantino, non appena acquisita la specializzazione in ortopedia avesse manifestato anche lui la disponibilità a venire a lavorare a Sciacca, ma anche in questo caso non c’è stato alcun seguito concreto e il neo ortopedico Quarantino ha trovato accoglienza presso il Civico di Palermo.

Ci sembra allora che sorga spontanea una domanda: ma quale strategia ha seguito in questi anni la “direzione strategica” del commissario straordinario ASP di Agrigento, Mario Zappia?

Ma ritorniamo ai nostri giorni e riproponiamo l’interrogativo di buon senso che abbiamo già rivolto all’ASP Agrigento in un precedente nostro articolo: perché la falla apertasi nel distretto ospedaliero 1 con le dimissioni di 4 ortopedici su Agrigento non viene coperta disponendo il passaggio su Agrigento dell’equipe ortopedica di Licata ( reparto con soli otto posti letto), ospedale che fa parte dello stesso distretto sanitario 1, riportando a Sciacca gli unici due medici ortopedici (Tulumello e Giuffrida) che erano rimasti operativi sul versante distretto ospedaliero 2?

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