Fabio Leonte è ufficialmente il nuovo assessore al bilancio della giunta di Fabio Termine, come già anticipato ieri.
Stamattina il sindaco ne ha sottoscritto la designazione e Leonte ha ricevuto formalmente l’investitura assessoriale.
Con lui l’amministrazione Termine acquisisce un significativo capitale in termini di competenza, di esperienza e di capacità anche politica, perché il nuovo assessore è sicuramente una delle figure di maggior spicco nel panorama politico cittadino e vanta anche una notevole esperienza amministrativa per precedenti esperienze.
Fabio Leonte rimane consigliere comunale.
L’immediata reazione politica è stata che Giuseppe Ambrogio ha abbandonato la lista Ferdinandea approdando al Partito Democratico, che dietro le quinte ne aveva sostenuto la candidatura ad assessore. Conseguenza pratica e di non secondaria importanza è che Fabio Leonte dovrà adesso far parte in consiglio comunale del gruppo misto, essendo rimasto unico rappresentante di Lista Ferdinandea, che ricordiamolo era nata anche come una lista bis del Partito Democratico. Avrà quindi una agibilità molto più limitata in termini temporali nei suoi interventi in consiglio comunale, nei quali è sempre stato la voce della coalizione che sostiene l’amministrazione Termine.
Viene dato per cento che Giuseppe Ambrogio si candiderà alle elezioni provinciali con il Partito Democratico e sarà interessante verificare se sarà sostenuto anche dalla Lista Mizzica, che fa riferimento al sindaco.
Per il momento sarebbe comunque auspicabile che il consigliere Ambrogio faccia il consigliere comunale, in considerazioni delle sue assenze più che frequenti ai lavori consiliari.
Sulla prolungata vicenda politica che ha portato alla scelta del nuovo assessore i consiglieri comunali del gruppo misto Blo, Mandracchia, Giuseppe Catanzaro, Grassadonio e Maniscalco avevano ieri redo pubblico il seguente documento intitolato
“Mizzica, che vergogna”
“Ieri sera in Consiglio Comunale, il Sindaco ha scritto un’altra bella pagina di politica Ascoltando le dichiarazioni del primo cittadino si comprende l’inadeguatezza al ruolo primario che dovrebbe rappresentare. Una compagine di governo composta solo dal PD e due liste civiche non riesce a trovare equilibrio politico per garantire alla città la programmazione economica e finanziaria. Il bilancio è l’anima di una Amministrazione e il nostro primo cittadino ci racconta che non bisogna essere preoccupati, che abbiamo tempo e che la delega al Bilancio è stata avvocata a sé stesso, pertanto, tutto è sotto controllo. Fabio Termine si era presentato alla Città garantendo che con Lui Sindaco ci sarebbe stata un politica nuova, diversa dal passato. Qualora l’amministrazione precedente fosse rimasta senza assessore al bilancio, per mesi, Mizzica avrebbe alzato le barricate, a colpi di comunicati stampa e post sponsorizzati. Oggi, con a capo Fabio Termine, gli stessi eventi, per lui ed il suo movimento, non rappresentano nulla di particolare o grave. Basta questo per sancire quanto questo movimento, con il suo leader in primis, abbiano perso credibilità, il progetto politico di Mizzica è naufragato ancor prima di prendere il mare aperto, l’alleanza politica e non solo amministrativa, lo ha snaturato dentro una logica attenta alla gestione del potere facendogli riscoprire il manuale Cencelli che sembrava essere distrutto dal “nuovo che avanza”. Sembra di essere su scherzi a parte, ci auguriamo che comprendano quanto sia cosa seria amministrare una comunità.”