Nell’articolo che riportiamo qui di seguito, pubblicato su Fatti & Avvenimenti, il giornalista Giacomo Glaviano ci descrive la conferenza stampa alla BIT Milano del presidente della Sicilia Renato Schifani e dell’Assessore al Turismo Elvira Amata.
In essa viene messa in particolare rilievo l’esigenza di destagionalizzare il turismo siciliano, ossia di valorizzare le leve più opportune affinché i turisti arrivino in Sicilia non solo nella stagione turistica per eccellenza, quella estiva, ma sempre più numerosi anche nelle rimanenti stagioni invernale, primaverile e autunnale, quindi per 365 giorni l’anno.
La cosa che appare incredibile è che sia il presidente Renato Schifani che l’assessore regionale al turismo Elvira Amata non facciano alcun riferimento al rilancio del turismo termale siciliano, che invece dovrebbe essere per sua natura il fattore di destagionalizzazione per eccellenza.
Mentre nel resto d’Italia, e anche a livello mondiale, si assiste a quel che è stato definito come il “risorgimento del termalismo”, con numeri e investimenti record trainati dal successo del turismo del benessere, la Sicilia si conferma come una realtà di “termalismo tutto chiuso” e per la totale mancanza di una progettualità finalizzata al rilancio del settore, con la riapertura dei complessi di Sciacca e Acireale, nonostante la generica rassicurazione in questi giorni del presidente Schifani.
Intanto a Sciacca prosegue incessante l’organizzazione della giornata civica di mobilitazione popolare per le Terme di Sciacca il 6 marzo, anniversario del nono anno di chiusura.
Questo l’articolo di Giacomo Glaviano:
La conferenza stampa ha evidenziato risultati molto importanti e incoraggianti per l’immagine di un comparto dinamico come il turismo in costante crescita, frutto dell’efficacia delle politiche di settore poste in essere dall’amministrazione regionale e del lavoro fatto in termini di individuazione dei mercati-target e di azioni di promozione della destinazione.
Il governo regionale metterà in campo politiche mirate alla destagionalizzazione dei flussi turistici, sulla base dei dati statistici che confermano nei periodi di bassa stagione un trend fortemente positivo di presenze turistiche – ha affermato il presidente Renato Schifani.Oltre 14 milioni 851 mila presenze (56,6% italiane) nel 2022.Il dato annuo 2023 con oltre 16 milioni 462 mila presenze complessive rileva un incremento del 10,8% rispetto all’anno precedente a conferma del superamento della situazione pre-pandemica (2019) quando i pernottamenti nell’Isola avevano contabilizzato poco più di 15 milioni 115 mila unità. Il dato è ancora più macroscopico – ha aggiunto – se si guarda alla componente straniera (+24,8% rispetto al 2022) che ha di fatto trainato l’andamento dei flussi turistici della Regione nel 2023 di stranieri che ammontano a 8.040.818.
“Un risultato che è frutto dell’efficacia delle politiche di settore poste in essere dall’amministrazione regionale e del lavoro fatto in termini di individuazione dei mercati-target e di azioni di promozione della destinazione. Seppur provvisori e verosimilmente sottostimati e suscettibili di variazioni al rialzo poiché in costante aggiornamento, i dati sulle presenze turistiche forniscono già elementi che concorrono a un clima di ottimismo e fanno intravedere buoni margini per un consuntivo migliore rispetto a quello degli anni più recenti perchè il Governo metterà in campo politiche mirate alla destagionalizzazione dei flussi turistici, anche sulla base dei dati statistici – ha sottolineato Schifani – che confermano nei periodi di bassa stagione un trend fortemente positivo di presenze turistiche”.
Quindi si guarda ad una stagione turistica sempre più lunga con la diversificazione dell’offerta specie nei mesi di bassa stagione – in modo particolare tra gennaio e marzo – soprattutto per la componente straniera, dato che la Regione ha rilevato con sempre maggiore evidenza negli ultimi anni.
Altra attenzione è stata riservata sul comparto alberghiero, mercato sempre più in crescita nel 2023 con oltre 11 milioni 778 mila presenze domina il panorama regionale della ricettività, ma resta assolutamente soddisfacente anche il dato dell’extra-alberghiero che, con oltre 4 milioni 680 mila presenze (di cui oltre 2 milioni 370 mila stranieri, +36,5%) registra un incremento del 13,5% sul 2022. Il mercato straniero continua a caratterizzarsi per una forte presenza francese e tedesca, ma si sta assistendo a una decisa avanzata di altri mercati, tra cui spiccano quello americano e quello britannico, rispettivamente al terzo e quarto posto nella classifica dei paesi di provenienza che, con 953.794 e 708.652 presenze registrano, nell’ordine, un +53,6% e un +20,7% sul dato dell’anno precedente.
L’assessore al turismo Elvira Amata nel suo intervento ha posto l’accento sulla sostenibilità del turismo che diventa un impegno sempre più centrale per le politiche regionali. Coerentemente con gli strumenti di programmazione nazionali ed europei – ha detto – intendiamo sostenere la competitività delle imprese turistiche, la loro valorizzazione, la fruizione integrata e sostenibile delle risorse e dei beni culturali e naturali, e la promozione delle destinazioni turistiche con il preciso intento di invertire la tendenza della stagionalità attraverso l’incremento, la diversificazione e la destagionalizzazione dei flussi turistici, grazie anche ai nuovi trend di cambiamento del comportamento di viaggio emersi durante il periodo pandemico e i nuovi fabbisogni del turista, sempre più orientato verso un turismo di prossimità, lento ed esperienziale.
L’intento quello di rendere la destinazione Sicilia sempre più pronta ad attrarre e accogliere una nuova domanda, più green, orientata alla natura, alla cultura e alla sostenibilità, attraverso un’offerta in linea con le nuove tendenze della domanda che appare sempre più focalizzata su forme di turismo che esulano dai percorsi più tradizionali.
“I viaggiatori – prosegue la Amata – cercano sempre più soluzioni di viaggi che sposino il valore della sostenibilità che va considerata sotto due diversi aspetti: quello della sostenibilità dell’uso/gestione delle risorse turistiche, cioè dei beni naturali e culturali e quello della sostenibilità del turismo in chiave di innovazione e di inclusione sociale, ampliando quanto più possibile le opportunità di accesso a pratiche di turismo inclusive rafforzando le filiere settoriali, dall’accoglienza, all’ospitalità e promozione”. Proprio allo scopo di rafforzare le azioni finalizzate alla destagionalizzazione dei flussi turistici, l’assessorato intende consolidare sempre più quelle iniziative che già hanno fatto registrare un incremento dei flussi turistici nella bassa stagionalità.
Arte, eventi, cultura, musica e comunicazione come sempre vede ricco il palinsesto delle manifestazioni culturali e dello spettacolo che fanno della Sicilia un palcoscenico vivace e sempre attrattivo, ma tra queste vanno ricordati: Evento di punta in calendario è certamente il “Sicilia Jazz Festival” organizzato tra giugno e luglio a Palermo, per il quale quest’anno è prevista una circuitazione regionale che comprende anche il territorio di Agrigento, in relazione alla sua nomina di Capitale italiana della Cultura per l’anno 2025.
“Treni Storici” – iniziativa ormai consolidata, in collaborazione con la Fondazione Ferrovie dello Stato, con la quale vengono riproposti antichi treni che durante i weekend, e seguendo linee ferroviarie secondarie, attraversano la Sicilia per la conoscenza e la valorizzazione di antichi borghi, parchi archeologici e scenari di incomparabile bellezza, spesso sconosciuti.
“Coppa degli Assi”, manifestazione storica nel panorama degli sport equestri, che, con l’edizione prevista nei giorni dal 20 al 22 e dal 26 al 29 settembre 2024, giungerà alla 39^ edizione e che, dopo Piazza di Siena, è il più antico e longevo concorso ippico internazionale d’Italia, con un’entusiastica affluenza di oltre 10.000 spettatori che si ritrovano nel suggestivo parco naturale de La Favorita di Palermo.
“Stati Generali del Cinema”, Siracusa dal 12 al 14 aprile 2024. La Regione Siciliana continua a supportare ed incentivare le produzioni audiovisive sul proprio territorio, forte propulsore per il cineturismo, che in Sicilia affonda le radici ad inizio secolo con il caso “Il Commissario Montalbano” che ha saputo cambiare le sorti del ragusano. Più recentemente, l’esperienza di “The White Lotus”, la nota serie televisiva americana la cui seconda stagione (ed. 2022), ambientata proprio in Sicilia, ha scatenato una vera e propria febbre per l’Isola confermando il cineturismo quale strumento di promozione del territorio e leva propulsiva per il turismo, movimentando ingenti flussi verso la Sicilia. Da Taormina a Cefalù, location privilegiate della serie, i turisti internazionali nella Regione sono ritornati ai livelli pre-Covid, con un incremento complessivo di presenze turistiche che, per il solo territorio di Taormina, nel 2023 (dato provvisorio), si attesta al +7,6% rispetto al dato pre-pandemico (2019).
I contributi per le produzioni cinematografiche, Anche e soprattutto per questo, tra il 2021 ed il 2023, l’assessorato ha messo a bando contributi alle produzioni cinematografiche per quasi 21 milioni di euro cofinanziando oltre 100 progetti audiovisivi tra lungometraggi, film/serie tv, documentari e cortometraggi, determinando una ricaduta economica sul territorio, in termini di spesa diretta da parte delle case di produzioni, con un moltiplicatore di oltre il 300% dell’investimento pubblico regionale.
Presentati anche i 6 spot tematici della durata di 30 minuti, recentemente realizzati, che, tradotti nelle principali lingue straniere, saranno oggetto di una campagna mediatica che coinvolgerà anche i paesi esteri. Tra i temi scelti, oltre a natura, cultura, gastronomia, attività all’aria aperta per un turismo sostenibile e borghi, anche uno spot interamente dedicato ad Agrigento, designata capitale della Cultura 2025. “Un prodotto di tipo cinematografico che racconta la Sicilia attraverso immagini scandite dal sentimento della parola. I testi sono stati curati dall’attore-cuntista Salvo Piparo, mentre altri sono tratti dal Cantico dei Cantici e da Sant’Agostino. La regia è di Nico Bonomolo, la drammaturgia e la voce dello stesso Salvo Piparo a garanzia della qualità del risultato”