Nei favolosi anni 80, la sfilata del Carnevale di Sciacca comprendeva tante categorie di maschere. Tra queste spiccavano le maschere singole, quelle che cioè non facevano parte di un gruppo e il cui tema era completamente libero, non legate né al tema di un carro, né di un minicarro. La fantasia e l’abilità sartoriale non avevano limiti. Da un’idea, nasceva un costume bellissimo che si sarebbe fatto ammirare per tutte le giornate della festa.
Ogni anno , le aspettative degli osservatori ed estimatori del Carnevale erano per una persona in particolare, Vito Venezia, che stupiva tutti noi con costumi uno più bello dell’altro. In principio furino Renato Zero e Wanda Osiris. Ma poi vennero altre meravigliose creazioni. Spesso dovevano essere supportate da piccole strutture per l’amplificazione. Ma , in seguito, Vito si liberò da queste sovrastrutture e volò alto, tutto solo.
Qui sotto: il pavone
Era Maria Venezia Mucaria, sua sorella, la sarta che realizzava queste magnifiche creazioni. Una pazienza certosina, ma anche una grande passione per il Carnevale stava dietro a tutto questo. Giorni e giorni, ore ed ore di lavoro alle prese con tanti tipi di tessuto da adattare alle singole forme e da modellare minuziosamente. Creazioni di alta moda possiamo oggi definire questi costumi, che hanno fatto la storia del nostro Carnevale.
Qui sotto: Il Giorno e la Notte
Una persona timida e schiva, Vito (pippo) Venezia trovava nel Carnevale una valvola di sfogo e viveva momenti di grande gioia e di allegria che regalava con il suo sorriso a tutte le persone che si avvicinavano per ammirarlo e complimentarsi con lui per quei magnifici travestimenti.
Chi non ha vissuto quegli anni non può capire quanta ricchezza di idee caratterizzava quella nostra festa. E quanto estro e laboriosità…e anche quanti sacrifici c’erano dietro. Qui sotto: la Rosa
Mi chiedevo sempre come Vito Venezia riuscisse a camminare per ore su dei tacchi a spillo vertiginosi, con calzamaglia sottilissima anche nelle giornate più fredde. Questo era solo un mio stupido pensiero, perchè lui non ci faceva caso sicuramente. In lui la passione carnevalesca superava ogni ostacolo di qualsiasi tipo potesse limitarlo oppure offuscarlo. Ieri, quando l’ho contattato per darmi queste foto, avevo quasi la sensazione di fargli un torto, di entrare con la prepotenza in quel mondo di ricordi solo suo. Ma credo che valga la pena di far conoscere questi grandi personaggi del nostro Carnevale ai più giovani perchè li apprezzino e farli ricordare a quelli della nostra età che con loro hanno condiviso la Bellezza di questa nostra festa.
Ringrazio Alessandro Mucaria e Vito Venezia per la collaborazione.