Il Direttivo del Comitato Civico Patrimonio Termale, nel prendere atto delle parole pronunciate oggi ad Agrigento dal Presidente Renato Schifani, aspetta adesso la conferma dei fatti e ritiene, se possibile, ancor più importante la mobilitazione civica del 6 Marzo.
In una nota postata direttamente sulla pagina facebook del Comitato, il coordinatore dice infatti:
Noi del Direttivo Comitato Civico Patrimonio Termale, esprimiamo apprezzamento per le dichiarazioni sulla questione termale da parte del presidente della Regione, Renato Schifani e ne prendiamo nota.
L’esperienza ci ha però insegnato a dar peso sempre e sopratutto ai fatti.
Pur riservando la dovuta considerazione alle buone intenzioni espresse con le parole, siamo convinti che diventa ancor più importante la migliore riuscita della mobilitazione civica del 6 marzo.
E’ evidente che solo facendo sentire una voce corale e forte che si innalza dalla nostra comunità territoriale si potranno raggiungere gli obiettivi desiderati e voluti.
Ringraziamo il Presidente, che avevamo invitato a Sciacca il 6 marzo, e con il quale intendiamo instaurare una interlocuzione privilegiata per la positiva soluzione della questione termale.
Nella vicenda delle Terme ci sono responsabilità precise.
Io le ho sempre denunciate.
La Regione che è il proprietario dei beni è l’unico che ha il compito ed il dovere di trovare una soluzione.
Negli ultimi 9 anni non lo ha fatto e oltre i 9 anni andrebbe esaminata con attenzione la disastrosa gestione della Terme Spa. Che oggi quelli che in tutti questi anni non hanno fatto nulla dicano cose diverse e non hanno nessun problema di coerenza a manifestare il 6 marzo, a me – francamente – da cascare le braccia!
Mi auguro che qualcuno paghi un prezzo per questa assoluta incoerenza!
La coerenza tornerà di moda. Si spera.