E venne l’ora in cui il tandem riprese a camminare.

Il tandem è quello costituito dal sindaco, Fabio Termine, e dal presidente del Consiglio comunale, Ignazio Messina. Un tandem inedito, partorito mesi addietro dalla conferenza dei capi gruppo consiliari integrata dalla componenti civiche della città, e al quale era stato affidato la “missione speciale’” di vigilare e seguire insieme, come rappresentanza istituzionale della città, gli sviluppi della vicenda termale.

I due affidatari di questa mission, Termine e Messina, fino al 5 marzo non avevano tuttavia fornito segnali visibili di voler davvero collaborare in un’azione comune, dando più volte la sensazione ben precisa di procedere (o non procedere…) ognuno per conto proprio.

Questa situazione si è radicalmente modificata ieri sera, sotto l’occhio della TV, tant’è che in aula consiliare i due massimi esponenti istituzionali della città hanno anche voluto sottoscrivere in diretta quel documento congiunto che rappresenta la prima diretta conseguenza, a livello politico cittadino, della imponente mobilitazione civica e popolare del 6 marzo, promossa e organizzata dal Comitato Civico Patrimonio Termale.

Questo è il documento sottoscritto dal ricomposto tandem istituzionale cittadino:

Nella giornata del 6 marzo u.s. si è svolta a Sciacca una giornata  di mobilitazione popolare per le Terme di Sciacca alla quale hanno partecipato oltre che numerosi Sindaci della Provincia, ai quali va il nostro ringraziamento per la solidarietà manifestata, anche  studenti, organizzazioni di categoria (pesca, agricoltura, commercio ed artigianato), sindacati, club service, associazioni di volontariato, culturali e sportive, liberi professionisti, operai ed impiegati, semplici cittadini, tutti sono scesi in Piazza per chiedere alla politica regionale, di valorizzare finalmente e concretamente un patrimonio idrotermale con caratteristiche terapeutiche e storico-naturalistiche uniche al mondo e fermo da ben 9 anni.

Le Terme di Sciacca con la loro riapertura potrebbero dare alla Città di Sciacca e a tutto il territorio agrigentino il giusto sviluppo economico e turistico e pertanto al fine di dare continuità alla lotta per la riapertura delle Terme di Sciacca, è intenzione dell’Amministrazione Comunale di concerto con il Consiglio Comunale coinvolgere tutti i Comuni della Provincia di Agrigento per concordare le iniziative che si intendono intraprendere nel prossimo futuro.

Si invitano pertanto le SS.LL. ad un incontro che si terrà lunedì 25 marzo p.v. alle ore 16,00 presso l’Aula Consiliare del Palazzo Comunale di Sciacca.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE – IL SINDACO

Avv. Ignazio Messina – Dr. Fabio Termine

Insomma, otto/dieci mila persone scese in piazza (tante ne ha conteggiate l’apposito sistema applicato a un drone) hanno prodotto il primo e importante passo concreto: la macchina era ferma, checche’ ne possa dire il Presidente della Regione, e la mobilitazione civica ha funzionato come una nuova batteria d’auto che consente di accendere il motore e di farla partire.

L’effetto novità di quest’atto congiunto tra i due personaggi politici, fino a ieri contrapposti anche per gli effetti residuali di una competizione elettorale sfociati in un ricorso giudiziario finalmente giunto a sentenza, deve essere stato tale da ammutolire i banchi consiliari: nessun capo gruppo ha osato proferire parola, pur essendo reduci da un evento mobilitativo del tutto straordinario, forse perché si è finalmente consapevoli del fatto che per le Terme è finita l’epoca delle parole al vento ed è iniziata quella dei fatti concreti.

Adesso questa macchina della politica composta da tantissimi pezzi, dai singoli consiglieri comunali fino al presidente della Regione, è chiamata a fare un viaggio lungo un percorso impegnativo, quello che porta alla meta:il rilancio del termalismo a Sciacca.

Occorrerà conoscere la rotta e sapere seguirla, occorrerà il carburante e un buon equipaggiamento, occorrerà evitare o superare i tanti ostacoli e rischi che ogni viaggio comporta, sopratutto quando a pilotare l’auto è la stessa politica.

Il Comitato Civico Patrimonio Termale ha ricevuto un mandato da una ingente comunità territoriale, che non solo ha voluto scendere in campo mettendoci la faccia, ma lo ha fatto anche con la consapevolezza di credere che le Terme debbano diventare una vera e propria svolta in termini di sviluppo per questo territorio.

È un mandato che conferisce anche la necessaria forza rappresentativa per esercitare quella funzione di controllo, di propulsione e di proposta che la comunità civile si è conquistata sul campo e che è chiamata ad esercitare nel percorso di rilancio del termalismo siciliano.

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