Adesso c’è finalmente una quantificazione di massima dell’importo necessario al recupero e alla manutenzione del complesso termale di Sciacca: 62 milioni di euro, di cui 22 relativi al Grande Albergo e al Piccolo Albergo di San Calogero.
È quanto apprendiamo da nostre fonti sui contenuti “non ufficiali” della preventivata riunione svoltasi stamattina presso la Presidenza della Regione, a conclusione della quale è stato emesso un comunicato che non contiene tale quantificazione calcolata dai tecnici del Genio Civile che hanno fatto sopralluoghi a Sciacca nei giorni passati.
Il Presidente Schifani intende “impegnare” tali somme a valere sul Fondo Coesione Sviluppo destinati alla Sicilia, che nei prossimi giorni dovrebbe sottoscrivere con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Tale assegnazione va accompagnata sin dall’inizio dalle linee strategiche e da una programmazione di massima sul preventivato utilizzo delle somme stesse, e il Presidente Schifani sembra aver imboccato la strada del rilancio termale come investimento e obiettivi strategico.
Inoltre, sembrerebbe ancora non del tutto tramontata l’ipotesi Cassa Depositi e Prestiti Sgr, le nostre stesse fonti ci dicono che domattina un capo dipartimento regionale dovrebbe avere un incontro qualificato a Roma con CDP, per sondarne l’attualità dell’interesse verso il complesso termale di Sciacca.
Sullo sfondo, sia per il percorso CDP con il fondo nazionale del turismo che per quello regionale con il Fondo Coesione e Sviluppo, sembra comunque esserci sempre FEDERTERME, che avrebbe manifestato interesse per il Termalismo di Sciacca, presumibilmente in nome e per conto di qualcuno dei suoi imprenditori associati.
Nell’agenda del Presidente Schifani una nuova riunione sulle Terme di Sciacca è già fissata per lunedì prossimo.
Questo invece il testo del comunicato emesso dalla Presidenza della Regione sulla riunione odierna:
“Procede spedito l’iter di recupero e rilancio delle terme di Sciacca e Acireale. Si sono conclusi, infatti, i sopralluoghi del dipartimento regionale Tecnico che stamattina, nel corso di una riunione convocata a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha consegnato i risultati delle ricognizioni e i cosiddetti “quadri esigenziali”, ovvero il piano degli interventi necessari al recupero e alla manutenzione, e gli studi di fattibilità dei progetti di riqualificazione.
Nel corso dell’incontro, cui hanno preso parte anche i rappresentati dei dipartimenti regionali coinvolti nella gestione dei siti (Finanze ed Energia), sono stati illustrate le ipotesi progettuali basate sul perseguimento della sostenibilità ambientale, in particolare riguardo alle componenti di consumo energetico e orientate verso le più avanzate soluzioni tecnologiche.
«Abbiamo fatto – dice il presidente Schifani – un altro passo avanti verso il recupero delle terme di Sciacca e Acireale. Si tratta di un passo concreto perché abbiamo messo nero su bianco i fabbisogni e le diverse idee progettuali. Abbiamo concluso questa prima fase in meno di due settimane e posso garantire che andremo avanti con il massimo impegno e la massima celerità anche per i prossimi step. Il rilancio dei due siti è sempre stato nell’agenda del mio governo e ci stiamo impegnando al massimo non solo per una doverosa risposta alle aspettative dei territori interessati, ma perché credo che il turismo termale possa costituire una risorsa importante per l’offerta turistica di tutta la Sicilia».