Il Consigliere Comunale Filippo Bellanca, del gruppo DC, ha presentato una interrogazione consiliare sullo stato di emergenza idrica.
“Visto lo stato di grave emergenza idrica che sta caratterizzando vaste zone della Sicilia, della nostra provincia di Agrigento e in particolare del nostro territorio comunale, che purtroppo non lascia intravedere nel breve periodo sensibili cambiamenti nello scenario delle disponibilità idriche” Bellanca ritiene urgente affrontare la situazione per evitare casi di allarme sociale in vista della stagione estiva.
“Informazioni ufficiali in merito forse ci sono – argomenta il consigliere Bellanca – ma vengono tenute stranamente molto riservate e non se ne conoscono i motivi. Quel che si sa da fonti giornalistiche è che permane una situazione fortemente deficitaria delle risorse idriche effettivamente disponibili sul territorio e che nell’ambito del servizio integrato una parte delle esigue risorse comunali vengono trasferiti in altre zone della provincia”.
“A seguito del perdurare di questa crisi idrica potrebbero esserci anche conseguenze per il territorio del nostro Comune – prosegue il consigliere comunale della DC -. I Comuni da soli, possono fare ben poco, ma possono occuparsi con un certo anticipo delle iniziative di carenza idrica prima che la situazione raggiunga livelli di emergenza. Anche il nostro Comune dovrebbe fare qualcosa di più evidente e visibile in questa direzione”.
Tutto ciò premesso, Filippo Bellanca chiede di sapere con la massima urgenza:
1) quali iniziative ha intrapreso e/o intende adottare l’Amministrazione Comunale per fronteggiare la situazione di carenza idrica esistente;
2) se sono state attivati contatti con Ati e Aica per la definizione di piani-programmi di intervento al fine di garantire che, in caso di necessità, il Comune di Sciacca possa avere gli approvvigionamenti idrici indispensabili per il fabbisogno di acqua potabile per uso umano, sia nel settore dei servizi primari, sia in quello delle produzioni agricole;
3) quali sono i dati aggiornati sui volumi di acqua accumulati nei serbatoi idrici del nostro territorio, sulla capacità di erogazione della rete di acqua potabile nel territorio comunale, sulle effettive potenzialità dei pozzi di acqua potabile;
4) quali siano le iniziative che, in caso di emergenza, consentano di poter materialmente garantire la regolare erogazione di acqua potabile nelle case, e che cosa sia possibile fare per prevedere irrigazioni di soccorso in agricoltura, magari attraverso impianti di emergenza;
5) lo stato dei pozzi Grattavoli, uno dei quali risulta guasto e con la previsione di un corposo intervento economico per la riparazione;
6) se l’amministrazione comunale ha programmato eventuale richiesta ad Aica per usufruire pienamente e solo per le proprie esigenze, dell’acqua disponibile nel pozzo Grattavoli funzionante;
7) se non ritiene utile informare la cittadinanza sullo stato dell’attuale emergenza e se non intende avviare una campagna di sensibilizzazione per un uso più oculato delle risorse idriche disponibili.