Anche quest’anno, lunedì di Pasquetta, l’ufficio turistico di Sciacca è rimasto chiuso.
A conferma che la nostra città rimane lontana dall’aver maturato la consapevolezza e i requisiti di una vera città turistica, con tutti i servizi annessi e connessi.
Siamo stati bravi ad enfatizzare la notizia, e compiacendocene anche, che la domenica di Pasqua a Sciacca c’era in veste di turista il commissario europeo degli affari economici Paolo Gentiloni, ma tanto per rimanere in argomento dovremmo anche chiederci cosa ne penserebbe di Sciacca città turistica il nostro illustre ospite, che di località turistiche non è certo privo di conoscenze, se vedesse questa porta chiusa e questa bacheca maltenuta di legno scolorito, con un foglietto bianco penzolante…
Già possiamo immaginare l’obiezione di qualche lettore o di qualche amministratore: ma volete che un dipendente comunale stia lì a tenere aperto l’ufficio in un giorno festivo, e di Pasquetta per giunta? Obiezione che ci è stata già fatta in passato…
Si sa che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, ma ServireSciacca non smetterà di segnalare l’incongruenza di una città che tiene un servizio turistico chiuso in un periodo in cui l’Italia è piena di turisti…
E tanto per chiarirci tutti le idee, ci piacerebbe che qualcuno, il sindaco o l’assessore al turismo o il segretario generale del Comune di Sciacca, facesse una verifica di confronto con alcune città e cittadine di comprovata valenza turistica per accertare chi sta dalla parte della ragione e chi del torto…
E poi, se del caso, andare tutti a scuola di turismo…