L’associazione Sciacca Experience al timone di un progetto su artigianato locale, mestieri e tradizioni antiche di Sicilia: “Carizzi di…primavera. Il risveglio delle tradizioni”, questo il titolo del laboratorio che ha preso il via, stamattina, presso l’Istituto Comprensivo “Mariano Rossi” di Sciacca. Da un’idea di Giovanna Barna, Giovanni Giglio e Angela De Michele con lo splendido gruppo di uncinettiste di Carizzi d’amuri. Qui sotto la Dirigente Paola Triolo con le referenti del progetto.
Con un vero e proprio tour scolastico, attraverso vari incontri, la storia dell’artigianato locale diventa materia di approfondimento per gli alunni e riaccende i riflettori sull’importanza del passato. Un lungo ma costante cammino, quello delle signore uncinettiste di “Carizzi d’Amuri”che hanno fatto della loro passione una risorsa per il territorio e adesso diventa , grazie alla crescita dell’Associazione “Sciacca Experience” , un’attività laboratoriale che tanto entusiasmo ha suscitato nei bambini delle classi coinvolte.
I bambini vengono guidati a svolgere lavori manuali con l’utilizzo di fili di lana che vengono intrecciati con le dita prima e con l’uncinetto dopo. Questo tipo di approccio manuale porta grandi benefici, non solo in relazione alla manualità fine, ma anche in relazione allo sviluppo delle capacità di definizione di un progetto, guidando i bambini a partire dall’ideazione alle fasi di realizzazione, fino al completamento di piccoli oggetti utili nella quotidianità. In tal modo, si coltivano anche la capacità di concentrazione e la volontà e si aiuta, nel tempo, a rendere le mani abili, fluide e veloci, grazie alla ripetizione dei medesimi movimenti.
L’abilità delle mani è strettamente collegata al pensiero e al processo intellettuale. Più abilmente il bambino impara a usare le mani, tanto più si approfondisce la sua capacità di pensiero e riflessione. Inoltre, l’attività di uncinetto svolta in classe, dai bambini della scuola primaria, si presta anche molto bene per fare sensibilizzazione in merito all’abbattimento delle barriere sessiste. Infatti, questi lavori manuali con la lana non sono più da considerarsi una prerogativa femminile. In un laboratorio di uncinetto, per i bambini verrà naturale una perfetta condivisione dei ruoli, senza differenze di genere, abbandonando i vecchi stereotipi per cui certe mansioni sono adatte solo e unicamente agli uomini e altre solo alle donne.
Aggiungiamo che un altro aspetto formativo è quello emotivo,legato cioè al rapporto che lega i bambini alle figure che ricordano mamme e nonne, con il loro lavori creativi , frutto della sapienza delle mani, della pazienza e dell’amore.