Queste foto, scattate all’interno dell’area giochi dei bambini nel parco del Museo del Carnevale, parlano molto chiaro. Parlano di degrado, di abbandono, di pericoli, di decadimento urbano. Potremmo aggiungere quelle del parco giochi dello Stazzone, in cui c’è lo spazio e non ci sono più i giochi. Sarebbero molto simili. Parlerebbero delle stesse cose. Vandalismo? In parte sì. Ma solo in parte.
Eppure, l’area giochi per bambini svolge un ruolo cruciale nelle città, poiché offre spazi sicuri e coinvolgenti per giocare, imparare e socializzare. Queste aree sono progettate per stimolare l’immaginazione, la creatività e l’attività fisica dei più piccoli, promuovendo il loro sviluppo fisico e cognitivo. Uno dei vantaggi principali dell’area giochi per bambini nelle città è l’opportunità che offrono per l’interazione sociale e la costruzione della comunità. Le foto sottostanti non sono state scattate nella nostra città.
Le aree gioco fungono anche da luoghi di aggregazione per le famiglie e per chi si prende cura dei bambini, consentendo loro di entrare in contatto gli uni con gli altri mentre i loro figli si dedicano al gioco. Queste interazioni contribuiscono a promuovere il senso di appartenenza e lo spirito di comunità, creando un ambiente sociale positivo.
Se ben progettate aggiungono colore, vivacità e senso di divertimento agli spazi pubblici, rendendo le città più accoglienti per i residenti e i visitatori. Sono tante belle parole, queste. Che rimangono soltanto parole al vento perchè non c’è mai stata , nella nostra città, sensibilità per le esigenze dei bambini e dei loro spazi ludici. I Comitati di quartiere reclamano, propongono, scrivono istanze. Parole al vento. Spazi per i bambini, pochi. E quei pochi, abbandonati. Osservando le caratteristiche di un parco giochi possiamo comprendere molto di una città. La sua posizione, progettazione e costruzione racconta sempre la storia di un luogo e permette di cogliere i valori culturali e le trasformazioni sociali di una comunità. Ma non da noi.