L’Assessorato regionale delle Infrastrutture ha proceduto ieri, con affidamento diretto, alla consegna dei lavori per il “servizio per l’incastellatura di contrasto necessaria all’esecuzione delle prove di carico sui pali e per le esecuzione delle prove di carico vere e proprie” relative ai “Lavori di realizzazione del tratto terminale della banchina di riva nord, dei piazzali retrostanti ed opere di alaggio” del porto di Sciacca“.

Si tratta di un adempimento tecnico consequenziale alla richiesta, presentata in data 14.08.2023, di risoluzione contrattuale da parte dell’impresa affidataria dei lavori principali di tale realizzazione del tratto terminale della  banchina di riva nord, che sono come noto sospesi ormai da tempo: occorre infatti un collaudo statico delle opere fin qui realizzate, per consentire poi al Provveditorato interregionale delle opere pubbliche (Sicilia-Calabria) di certificare lo stato di consistenza dei lavori fin qui realizzati dall’impresa appaltatrice, sulla base del quale poter procedere alla risoluzione contrattuale in termini di rescissione o di transazione.

Il collaudo statico verrà effettuato in pochi giorni e per un importo complessivo di € 21.292,19, oltre € 851,69 per apprestamenti di sicurezza, esenti da ribasso: così stabiliva il D.D.G. 528 del 12.04.24 del dirigente generale dell’assessorato arch. Salvatore Lizzio.

Come noto la soluzione della problematica rappresentata dal mancato completamento dei lavori di realizzazione del tratto terminale della banchina di riva nord, dei piazzali retrostanti e delle opere di alaggio, iniziati ancora nel maggio del 2021 e che avrebbero dovuto essere completati in 540 giorni, ha recentemente fatto registrare una positiva evoluzione:

  • Con deliberazione n. 165 del 26 aprile 2024 la giunta regionale di governo ha infatti proceduto alla “riprogrammazione della dotazione dell’Asse 3 del Programma Operativo Complementare Sicilia 2014/2020 di competenza del Dipartimento regionale delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti e del Dipartimento regionale tecnico dell’Assessorato regionale delle infrastrutture e della mobilità”. Si sono rese riprogrammabili per un importo pari a Euro 87.900.000,00 risorse originariamente previste sul POC 2014-2020. Nello specifico riguardante i lavori per il porto di Sciacca, viene evidenziato che diverse situazioni hanno portato a ritardi di attuazione, che hanno reso necessaria la “disimputazione “dell’iniziale finanziamento POFESR 2014/2020 di euro 6 milioni e un rinnovato fabbisogno finanziario quantificato in 8 milioni di euro, a cui la Regione ha inteso far fronte con la sopracitata riprogrammazione dell’Asse 3.

In sostanza si è provveduto a rifinanziare l’opera, aumentando l’importo del finanziamento in considerazione principalmente del differenziale, in aumento, tra il prezziario regionale del 2019 e quello attuale del 2024, che si applica ai contratti di appalto pubblico.

I tempi di ripresa dei lavori non sono comunque in questo momento facilmente quantificabili e prevedibili.

Si dovrà innanzitutto verificare quale percorso sarà necessario percorrere:

  • nel caso di risoluzione contrattuale transazionale con il precedente appaltatore si potrà anche verificare la possibilità di un affidamento diretto alla ditta che si era classificata al secondo posto nella gara di appalto
  • se invece si dovesse arrivare ad una risoluzione contrattuale con rescissione, allora sarà necessario bandire una nuova gara d’appalto.

In entrambi i casi si dovrà fare i conti con i tempi notoriamente lunghi della burocrazia regionale. In entrambi i casi gli 8 milioni di euro reperiti dal governo regionale andranno ad aggiungersi ai lavori già realizzati, che saranno quantificati con lo stato di consistenza che la direzione dei lavori (Provveditorato Opere Pubbliche) si accinge ad effettuare.

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