I consiglieri comunali della Democrazia Cristiana (Filippo Bellanca, Pasquale Bentivegna, Giuseppe Catanzaro, Luca La Barbera, Nino Venezia) hanno presentato oggi una interrogazione a risposta orale, riferita a due importanti progetti infrastrutturali in capo al Comune di Sciacca, che innalza ulteriormente i toni della contestazione all’operato dell’amministrazione Termine, che le forze politiche di opposizione hanno ormai da un po’ di tempo intrapreso con crescente intensità.

L’interrogazione consiliare fa riferimento ai finanziamenti pubblici di cui all’Accordo di Programma Quadro (APQ), che sono stati ottenuti a seguito dell’insediamento della struttura alberghiera realizzata dalla Soc. Rocco Forte con il Contratto di Localizzazione “Verdura International Hotel Resort”.

Ci si riferisce, dicono i consiglieri della DC, a due progetti, dotati di tutte le autorizzazioni necessarie, con finanziamenti posti a valere su risorse FAS, la cui realizzazione era stata affidata alla competenza e alla cura del Comune di Sciacca e il cui onere economico risultava già accreditato presso la Regione Sicilia – Dipartimento Attività Produttive – Servizio Promozione dello Sviluppo Industriale.
I due progetti riguardano:


1) l’esecuzione di uno svincolo stradale sulla S.S.V. Castelvetrano-Agrigento, sul tratto ubicato in C.da Calcavello del territorio di Sciacca – interessato nel tempo da diversi incidenti veicolari -, per il quale erano state acquisite la variante urbanistica (D.D.G. n.851/DRU del 05.08.2009), l’autorizzazione del Genio Civile di Agrigento, la convenzione con l’ANAS di Palermo ed avviate le procedure espropriative per parte dei terreni a nord, atteso che la maggior parte delle aree interessate ricadevano in quelle di proprietà della Soc. Rocco Forte;


2) la realizzazione dei lavori finalizzati all’ “ottimizzazione della rete idrica urbana e gli interventi di miglioramento della qualità delle acque del Comune di Sciacca – 2° stralcio funzionale”, stante le condizioni della rete che presentava un pessimo stato di funzionalità ed efficienza, che determinavano e continuano a determinare sversamenti e contaminazioni di liquami fognari verso detta rete.


Per la prima opera era stato predisposto un progetto esecutivo, all’epoca cantierabile, per un importo di oltre €.3.300.000 di cui un terzo a valere sull’APQ e due terzi sulle risorse FAS.

Per la seconda, rallentata da questioni contrattuali intervenute in corso d’opera, era stato previsto un finanziamento di circa €.4.000.000, sempre a valere sull’APQ e l’utilizzo delle risorse FAS.

I due finanziamenti, dicono i cinque consiglieri comunali della DC, sono stati più volte sollecitati dalle pregresse amministrazioni per il loro mantenimento e successivo utilizzo.

Il gruppo Consiliare della Democrazia Cristiana chiede adesso ”se questa Amministrazione è a conoscenza di entrambi i progetti ed eventualmente di voler riferire sullo “stato dell’arte” al fine di evitare che i predetti importi vadano in perenzione con la conseguente perdita dei finanziamenti (oltre sette milioni di euro!) determinando un grave danno alla città per la mancata esecuzione di opere necessarie per lo sviluppo della città, la qualità e la funzionalità di una rete idrica che, sarebbe il caso di affermare, “fa acqua da tutte le parti”.

“Non possiamo non evidenziare – si legge nell’interrogazione consiliare- che questa Amministrazione sembra non interessarsi né comprendere cosa significhi continuità amministrativa o capacità di interfacciarsi con gli uffici deputati alla definizione di procedimenti amministrativi pregressi per il completamento di progetti già avviati, vitali non solo per i livelli occupazionali ma soprattutto per la vivibilità della città e dell’intero territorio”.

“Questa amministrazione comunale – conclude il gruppo consiliare DC- ad oggi si è caratterizzata nel “tirare a campare”, riuscendo soltanto a gestire quello che riesce a trovare (ad es. i 200 parcheggi in via Agatocle o le conosciute proposte di viabilità per l’accesso alla C.da Perriera o per la viabilità pedonale verso la via Lido o, ancora, per il parcheggio Figuli), senza configurare nuove e utili progettualità, sia nel breve che nel medio periodo, per lo sviluppo e la crescita della città”.