Terremo informati i nostri lettori. L’auspicio è che i nostri uffici comunali riescano a non perdere il finanziamento di 1,7 milioni di euro, dopo aver già perso quello di 2,5 milioni di euro, sempre per la realizzazione di un asilo nido, causa il mancato rispetto delle tempistiche procedurali normativamente previste.

Piovono dal cielo per un asilo nido a Sciacca 1,7 milioni di euro, dopo averne maldestramente perduti 2,5. Riusciremo ad utilizzarli?

DiNINO PORRELLO

 MAG 3, 2024

Subito dopo la notizia negativa che il Comune di Sciacca ha maldestramente perso il Finanziamento PNRR di Euro 2.500.000,00 per la costruzione di un asilo nido denominato “Scuola Marina”, arriva un’altra notizia questa volta positiva e del tutto inaspettata, che va almeno in parte a compensare gli effetti negativi della precedente: la nostra città risulta  beneficiaria d’ufficio, basandosi sulla popolazione e sul numero di posti pubblici già presenti (pari a zero nel nostro caso) di un finanziamento di Euro 1.728.000,00 sempre per la costruzione di un asilo nido.

Questo inatteso “beneficio” arriva da un decreto, firmato dal ministri Giorgetti e Valditararelativo a un nuovo Piano per gli asili nido del valore di 734,9 milioni di euro. Il Piano, in linea con gli obiettivi del PNRR, punta a incrementare i posti degli asili nido al fine di migliorare l’offerta educativa sin dalla prima infanzia e offrire un concreto aiuto alle famiglie. Le risorse messe in campo derivano, in parte, da economie del precedente Piano, varato lo scorso anno, e, in misura altrettanto rilevante, da fondi ulteriori recuperati nel bilancio dello stesso Ministero. Uno sforzo notevole per incrementare i nuovi posti già realizzati e per raggiungere il target europeo del PNRR.

Riuscirà il nostro Comune a non perdere anche questo finanziamento, consentendo a Sciacca di avere finalmente un asilo nido pubblico? Si riusciranno ad evitare gli errori e i ritardi che sono stati la causa della perdita dell’altro finanziamento PNRR di 2,5 milioni di euro? (sono stati 4 su 19 in provincia di Agrigento i progetti cancellati, 200 su 2638 a livello nazionale).

Per quanto riguarda il nuovo finanziamento, entro il 31 maggio 2024 il Ministero e il Comune dovranno formalizzare l’istruttoria ed entro il 31 ottobre 2024 il Comune dovrà aggiudicare i lavori.

Si sceglierà di realizzare il nuovo asilo nido nella zona del Ferraro (così come previsto dal piano di opere triennali) oppure si cercherà di ritornare sull’area di via Gramsci dove avrebbe dovuto essere costruita la “Scuola Marina”?

Lasciando aperte queste domande, ritorniamo ai contenuti del nuovo Decreto Giorgetti/Valditara.

Come con il precedente Piano”, ha detto il Ministro Valditara , “contiamo di raggiungere il massimo risultato anche grazie alla semplificazione di norme e procedure, accompagnata da un costante supporto alle amministrazioni coinvolte, presupposti decisivi per riuscire a cogliere le opportunità del PNRR”.

Il decreto, oltre ad accertare e mobilitare le risorse disponibili, definisce i criteri di riparto delle stesse tra i Comuni, tenendo conto dei dati ISTAT relativi all’attuale copertura del servizio nella fascia 0-2 anni, alla popolazione residente e al numero dei bambini nella fascia di età 0-2 anni.

In base ai progetti finanziati con il precedente bando, e tenendo conto dell’incremento complessivo dei prezzi e delle valutazioni della Commissione europea svolte in sede di verifica della milestone europea del PNRR di giugno 2023, è stato definito un costo parametrico applicabile alla realizzazione e costruzione di nuovi asili, nonché alla riconversione di edifici e immobili non già destinati ad asili.

I criteri descritti hanno consentito di individuare un elenco di Comuni beneficiari e di quantificare l’importo spettante in base al numero minimo di posti da attivare:

  • per Sciacca 72 posti per complessivi 1.728.000,00 euro.

Nel dispositivo del Decreto si legge:

Si rinvia all’Unità di missione per il Piano nazionale di ripresa e resilienza presso il Ministero dell’istruzione e del merito, Amministrazione centrale titolare d’intervento PNRR, l’istruttoria e l’autorizzazione, nei limiti delle risorse disponibili e da concludersi entro il 31 maggio 2024, degli interventi ammessi a finanziamento a seguito della procedura amministrativa di adesione degli enti locali. L’Unità di missione per il Piano nazionale di ripresa e resilienza può autorizzare anche eventuali successive modifiche nel rispetto dei criteri e dei requisiti di cui al presente decreto e gli scorrimenti nell’ambito dell’elenco nei limiti delle risorse disponibili nel Piano, in caso di successive rinunce o decadenze dal finanziamento.

Gli enti locali, già in sede di procedura di adesione, possono richiedere il supporto tecnico operativo per la fase di gestione delle procedure di affidamento dei lavori attraverso una centralizzazione degli acquisti tramite Invitalia.

I comuni, soggetti attuatori, dovranno rispettare il cronoprogramma procedurale, che sarà contenuto nell’accordo di concessione e che prevede il termine di aggiudicazione dei lavori entro il 31 ottobre 2024, al fine di rispettare successivi target e milestone del PNRR. Eventuali modifiche al cronoprogramma possono essere definite dall’Unità di missione per il PNRR presso il Ministero dell’istruzione e del merito”.