Si è svolta oggi a Certaldo, presso lo storico Palazzo Pretorio, la premiazione del XVIII Premio Nazionale di Filosofia “le figure del pensiero”, Premio Nazionale sezione Haiku. A vincere , per la seconda volta, la nostra concittadina Maria Antonietta Garaffa Di Marca. Già nel 2023 si era aggiudicata il primo premio.
La profondità dell’animo in poche sillabe, questo è l’haiku (o haikai), una forma di poesia giapponese di sole 17 sillabe, suddivise in tre versi secondo lo schema 5-7-5. Mira ad un’espressività semplice, intensa e diretta. Soggetto privilegiato di questi componimenti è la natura.
Dal Giappone, l’haiku si è diffuso anche in altri paesi, trovando imitatori anche in lingua inglese, francese e in italiano – ad esempio G. Ungaretti. L’idea poetica che vi sta alla base: la rappresentazione dell’attimo; l’uso di immagini vivaci e provocanti; la lettura d’un fiato e un senso di improvvisa illuminazione. Queste le composizioni che in questo 2024 hanno fatto aggiudicare ad Antonietta il premio:
Antonietta Garaffa si è appassionata a questa poesia dai toni semplici, senza alcun titolo, che elimina fronzoli lessicali e retorici, traendo la sua forza dalle suggestioni della natura nelle diverse stagioni. La composizione richiede una grande sintesi di pensiero e d’immagine in quanto il soggetto dell’haiku è spesso una scena rapida ed intensa che descrive la natura e ne cristallizza i particolari nell’attimo presente. L’estrema concisione dei versi lascia spazio ad un vuoto ricco di suggestioni, come una traccia che sta al lettore completare.
Chi, come me, la conosce da una vita, non si meraviglia di questi prestigiosi riconoscimenti a una persona che mette passione in tutto quello che fa; che cerca sempre di apprendere cose nuove; sempre aperta a nuove esperienze, a sfide con se stessa. Instancabile, Infaticabile, perfezionista senza eccessi. A lei va il merito, anche, di averci fatto conoscere un tipo di poesia così originale e diversa dai soliti schemi. Grande!