di GINO CIACCIO

Un nostro lettore ci ha inviato il seguente articolo, che integralmente pubblichiamo. Lo ringraziamo di vero cuore, anche per aver perfettamente compreso cosa sia un giornale civico, che dalle segnalazioni e dai bisogni civici della propria comunità di lettori deve trarre linfa per i suoi contenuti

Dopo alcuni articoli dei giorni scorsi
che hanno descritto la storia e le tradizioni
dello stazzone dei tempi passati, tempi che
personalmente ho vissuto da stazzonaro e che
ricordo con tanta nostalgia, oggi voglio parlare
dell’altro lato della medaglia, o per meglio dire
dello stato e dell’involuzione storica che oggi caratterizza lo Stazzone.

Elencherò una serie di situazioni che dai residenti e dai frequentatori sono vissute come disagi della vita quotidiana, poi i lettori potranno tirare le loro personali deduzioni.


1) Lo scarico fognario della città sfocia ancora
in pieno centro abitato e quest’anno, non si capisce perchè, la puzza che si sprigiona è persistente giorno e notte. Un disagio insopportabile. Penso anche a chi in questo contesto prova a consumare una pizza
o un gelato nei locali del borgo.


2) Il traffico, specie nelle ore serali, è congestionato e a dir poco selvaggio. Oltre alle auto nelle zone di passeggio e ristorazione, motorini smarmittati danno luogo a concerti
rumorosi e assordanti, con un conseguente inquinamento acustico e ambientale che solo dalle nostre parti viene ancora tollerato. Ovunque, borghi residenziali di questa tipologia, sul mare, sono ormai aree
pedonali severamente protette.


3) L’illuminazione dell’intero borgo è insufficiente. Dopo la tragedia del Porticello, che provvedeva in autonomia a illuminare
parte della piazza, è diventata praticamente quasi inesistente.


4) Il muretto che delimita l’intera piazza e la zona dei locali è ridotto ad un’ammasso di ruggine e calcinacci. Un’offesa per
l’ambiente e per la sicurezza, specie se si pensa che solo alcuni anni fa sono stati spesi tanti soldi per la riqualificazione del borgo.


5) In una zona che in quasi tutte le stagioni è tra le più popolate fi Sciacca, risulta incomprensibile come non si sia mai provveduto ad installare un numero adeguato di cestini porta rifiuti. Ritengo che, se ci fossero cestini a sufficienza, la loro presenza
sarebbe un deterrente per quanti continuano a buttare bottiglie e lattine oltre il muretto e “plastic free” avrebbe sicuramente meno interventi da effettuare.


6) Nella piazza principale, vicino al parco giochi, da mesi il pavimento si è sollevato di parecchi centimetri, dicono a causa
di una dilatazione termica. E’ sicuramente un miracolo come ancora non si sia registrato
alcun incidente se si pensa non solo a chi passeggia nella zona ma anche ai numerosi bambini che frequentano e giocano in quest’area.


7) Io amo gli animali, ma sull’argomento sollevato da alcuni residenti relativo a una considerevole presenza nel borgo di gatti che qualcuno ha pensato di adottare, pur rispettando la risposta data in proposito dell’assessore al ramo, se solo si provvedesse a bonificare periodicamente la zona interessata
per la puzza che gli escrementi sprigionano, alcune polemiche sull’argomento
probabilmente non avrebbero motivo di esistere.


8) Qualche settimana fa, presumo su intervento di autorità competenti, i locali
hanno dovuto togliere dall’area esterna, non so bene se demaniale o comunale, i tavoli
destinati alle consumazioni. In prossimità dell’estate non mi è sembrata una bella cosa.
Regolamentare l’utilizzo del suolo pubblico sarebbe un valido aiuto per l’incremento
del turismo e per le casse comunali, che potrebbero avere più risorse da destinare a
manutenzione e servizi. Per quanto ne so i locali vorrebbero mettersi in regola,
ma probabilmente non c’è chiarezza sulle competenze riguardo alla concessione
delle autorizzazioni.


9) Montare le giostre per la festa di San Pietro alla Marina in un’area sicuramente non idonea in termini di igiene e sicurezza non mi è sembrata una buona idea.


Mi fermo qui. Il mio ha voluto essere solo uno sfogo da parte di chi, come me, ama
lo Stazzone e la sua storia. Ci sarebbe ancora tante altre cose da migliorare, ma quello che posso dire in conclusione è che i tanti disagi descritti fanno sì che lo Stazzone è diventato qualcosa che assomiglia a un “ghetto”, e questa parola non è sicuramente un eufemismo.
Buona estate a tutti.

GINO CIACCIO