Come era pressoché scontato, considerato l’argomento tradizionalmente indigesto e divisivo per la nostra città, la ZTL messa in atto dalla giunta Termine sta sollevando perplessità e critiche.

Ieri una nota stampa dei due consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Calogero Bono e Gaetano Cognata, ha chiesto all’amministrazione comunale di “aprire ad una più concreta discussione e concertazione con la città, associazioni e le categorie del centro storico, per una ZTL più condivisa”.

Senza voler entrare nel merito dell’argomento ZTL, ma limitandoci ad una osservazione relativa al metodo prescelto, la strada seguita dall’amministrazione in carica ci è sembrata in verità coerente con la volontà di costruire qualcosa in grado di incidere su una diversa visione di città, e che non si risolva nel solito pannicello caldo per non scontentare nessuno. La giunta Termine aveva come punto forte del proprio programma elettorale la progressiva pedonalizzazione del centro storico, si è confrontata con i commercianti tramite i rappresentanti di CONFCOMMERCIO, Spazio Centro e C.N.A. e ha messo in campo una ZTL che ha una sua ben precisa fisionomia, la cui efficacia potrà essere seriamente verificata solo con il passare del tempo necessario a far cambiare le abitudini. Una “concertazione” eccessivamente larga e diffusa avrebbe probabilmente partorito il solito pannicello caldo incapace di produrre cambiamento, visto l’estrema diversità delle opinioni in campo.

Ma dopo questa nostra riflessione, torniamo comunque alle argomentazioni di Bono e Cognata, che dopo aver ricevuto diverse sollecitazioni di residenti e commercianti del centro storico dicono di reputare necessaria una rivisitazione di alcune scelte riguardanti la ZTL.

I due consiglieri comunali affermano che i residenti reputano eccessiva la ZTL sino alle 4 del mattino, mentre diversi commercianti vorrebbero rivedere gli orari di inizio e valutare anche una partenza graduale con gli orari proposti, diminuendo il periodo di chiusura totale.

Con l’obiettivo di realizzare una Zona a Traffico Limitato (ZTL) più efficiente e condivisa, l’Amministrazione comunale di Sciacca, nell’opinione del gruppo consiliare di FdI, deve aprire un tavolo di concertazione con la cittadinanza e le categorie produttive del centro storico più diffuso. Lo doveva fare già da mesi e non scegliere limitando la concertazione.

Il nostro intento – affermano Bono e Cognata – è quello di valutare possibili modifiche agli orari di attivazione e disattivazione della ZTL, al fine di trovare un equilibrio tra le esigenze di vivibilità del centro storico e quelle di chi opera e vive nella zona.

Crediamo in un vero dialogo costruttivo e aperto con la cittadinanza per individuare soluzioni che favoriscano la fruibilità del centro storico, garantendo al contempo la sostenibilità delle attività commerciali e la qualità della vita dei residenti. Crediamo che le scelte fatte dalla Amministrazione non debbano favorire zone della città a discapito di altre, affermano ancora.

L’apertura di questo tavolo di concertazione più diffuso – concludono Calogero Bono e Gaetano Cognata – rappresenta un passo importante verso una gestione più partecipativa della ZTL di Sciacca: non aprendo al dialogo l’Amministrazione tradirebbe gli impegni presi con la città in campagna elettorale, allorquando la partecipazione dei cittadini nelle scelte era un caposaldo del programma elettorale.