Si susseguono le prese di posizione sulla situazione di Ortopedia all’Ospedale di Sciacca.
Il Tribunale per i Diritti del Malato di CittadinanzAttiva ha inviato stamani un proprio documento al Direttore dell’ASP di Agrigento, e per conoscenza al Presidente della Regione, all’Assessore regionale alla Salute e al Sindaco di Sciacca nel quale si legge:
“Facciamo seguito all’incontro svoltosi in data 23 maggio scorso tra il Tribunale per i Diritti del Malato di Sciacca e il Direttore dell’ASP di Agrigento dr. Giuseppe Capodieci, nel corso del quale il manager dell’ASP agrigentina aveva fornito ampie rassicurazioni in merito al fatto che alla scadenza del 30 giugno la convenzione in essere con l’Ospedale Civico di Palermo per gli interventi chirurgici di ortopedia presso il Giovanni Paolo II di Sciacca sarebbe stata sostituita con altra convenzione dai contenuti più estensivi e di maggior tutela per gli utenti, anche se vogliamo evidenziare che la convenzione esterna con presenza per pochi giorni settimanali non garantisce ai pazienti le stesse tutele e la continuità assistenziale di una U.O. interna all’ospedale, e, se fatta con un ente privato come il Buccheri La Ferla, è un ulteriore passo verso la privatizzazione di un bene insostituibile come la salute del cittadino.
Ci risulta invece, anche da notizie di stampa, che ciò non sia ancora avvenuto e che, al momento, l’UOC di Ortopedia di Sciacca risulti non supportato da alcun dirigente medico, tant’è che i pazienti ricoverati sono stati trasferiti su Agrigento.
Risulta di tutta evidenza la situazione di grave disagio e difficoltà che ricade sull’utenza del territorio di Sciacca, in particolare per i casi di urgenza che arrivano dal Pronto Soccorso.
Per quanto sopra chiediamo in via di assoluta urgenza che l’opinione pubblica sia portata a conoscenza:
- dei motivi che hanno determinato questo increscioso stato di cose;
- su quali rimedi si intendano attuare, e con quale tempistica, per rimettere in una situazione di adeguata operatività l’UOC di Ortopedia di Sciacca, con la sala operatoria aperta tre giorni la settimana, l’assistenza medica ambulatoriale e quella in reparto ai ricoverati;
- del perché il primario di Ortopedia di Sciacca presti servizio ormai da tempo ad Agrigento e non sulla propria sede di lavoro, della quale ha la responsabilità.
Fin qui la presa di posizione del T.D.M. , per effetto della quale adesso non è solo una testata giornalistica (la nostra) a chiedere all’ASP i motivi per i quali il dr. Tulumello non lavori più a Sciacca, ma è anche un’associazione di importanza nazionale a tutela dei malati che sollecita la dovuta trasparenza sull’argomento.
Risponderà l’ASP?
Tra l’altro questa anomala posizione del Dr. Tulumello, titolare di Sciacca senza che sia presente, blocca il posto di primario, e senza questo posto libero si continuano a mettere semplicemente pezze su pezze, come da tempo sta avvenendo.
Che programmi ha questa direzione strategica per risolvere definitivamente il problema?
A sette mesi di distanza non è ancora lecito saperlo…
Nel frattempo il gruppo consiliare della Democrazia Cristiana ha chiesto al presidente del consiglio comunale di inserire nell’ordine del giorno della prossima seduta consiliare l’argomento “ospedale di Sciacca e crisi dei reparti”.