I consiglieri comunale del gruppo misto, Raimondo Brucculeri e Maurizio Blo’ hanno presentato una richiesta d’intervento urgente indirizzato al Sindaco, all’Ufficiale Sanitario, al Prefetto e al Presidente del Consiglio Comunale al fine di rimuovere la grave emergenza sanitaria e di igiene pubblica del cimitero di Sciacca (ai sensi dell’art. 117, del D.lgs 31 marzo 1998, n. 112, e dell’art. 50. co.5 del D. lgs. n. 267 del 2000 T.U. enti locali).

L’emergenza sanitaria nel cimitero di Sciacca è palpabile a qualsiasi visitatore negli ultimi due anni, ma nonostante tutto è rimasta latente e mai conclamata ufficialmente, osservano i due consiglieri comunali.


L’evidenza è lì, presente e indifferente al trascorrere del tempo. I depositi rimangono pieni, circa 100 con feretri in attesa di una degna sepoltura, alcune da oltre due anni., denunciano Brucculeri e Blo’.

Basta farsi un giro all’interno dei depositi del camposanto o fra quelli che una volta erano magazzini o uffici non idonei o in vari locali dei cimiteri ed oggi sono stati trasformati in alloggi di fortuna per le bare. Stato drammatico e che conferma le difficoltà, vissute da oltre tre anni, all’interno del cimitero di Sciacca.

La situazione è grave – proseguono i consiglieri comunali – e non si prospettano misure strutturali. Non sappiamo per quanto tempo le bare saranno nascoste. Adibire i luoghi a disposizione a camere mortuarie non è infatti la soluzione, il Comune di Sciacca sta gestendo la situazione nel peggiore dei modi.

Ad aggravare la situazione igienico-sanitaria sono le alte temperature stagionali, che hanno causato la fuoriuscita di liquido organico da alcune bare, provocando un odore insopportabile e rendendo le condizioni igienico-sanitarie oltre il limite della sicurezza e della decenza.

Ogni giorno i parenti dei defunti e il lavoratori che operano all’interno del cimitero risultano, conseguentemente, esposti a fattori di rischio per la salute, per effetto di eventuali contaminazione da agenti biologici e chimici.
Và evidenziato inoltre, lo stato in cui operano i lavoratori del comune con continui rischi d’infortunistica e di contaminazione dovuto principalmente al possibile contatto e/o alla manipolazione di oggetti e superfici imbrattate con liquame biologico potenzialmente infetto proveniente dalle salme, dalle attività settorie, ecc.

I consiglieri Brucculeri e Blo’ documentano con foto il fatto che le bare vengono trasportate per tumulazione con mezzi non idonei, con il rischio che possano cadere per terra durante il trasporto del feretro. Analogo rischio può verificarsi anche nella fase di alloggiamento della bara nel loculo, che viene fatta per sollevamento con la forza delle braccia e non con mezzi idonei(vedi carrelli elevatori). Non si comprende peraltro come dei mezzi acquistati per tale fine non siano stati mai usati e si trovino in stato di abbandono.

Tutto ciò premesso, Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò chiedono al Sindaco di adottare, ai sensi delle norme vigenti,, provvedimenti anche urgenti al fine di prevenire e di eliminare i gravi pericoli igienico-sanitarie del cimitero, che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana.