Nel corso del dibattito consiliare conseguente alle comunicazioni iniziali di rito che il sindaco Fabio Termine ha fatto ieri sera in consiglio comunale sulla questione Terme di Sciacca, il consigliere di FdI Calogero Bono ha rivelato di un incontro riservato avvenuto una quindicina di giorni addietro tra il presidente della Regione on.le Schifani e rappresentanti di Cassa Depositi e Prestiti.

Nel “silenzio” palermitano che ha fatto seguito alla destinazione dei 90 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione per la riqualificazione dei complessi termali di Sciacca e Acireale, quella fornita dal consigliere Bono rappresenta una prima notizia, tra l’altro abbastanza sorprendente perché di Cassa Depositi e Prestiti il presidente della Regione non aveva mai fatto alcun cenno.

Abbiamo chiesto al Coordinatore del Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca una prima, immediata considerazione su questo incontro di cui ha riferito il consigliere Calogero Bono, i cui contenuti peraltro non è dato in questo momento conoscere.

“Siamo a conoscenza del fatto – dice Nino Porrello – che veniva considerata come imminente la stipula di un accordo Regione siciliana – FEDERTERME che affidava a quest’ultima la preparazione di tutti gli atti propedeutici utili ad avviare la procedura di utilizzo delle risorse finanziarie destinate dal Fondo Sviluppo e Coesione alla riqualificazione dei complessi termali di Sciacca e Acireale. Tale sottoscrizione tuttavia non risulta ancora avvenuta da parte della Regione perché sarebbe insorta una qualche problematica, non ci è dato sapere se di carattere tecnico o politico, sulla quale vige la più assoluta riservatezza e della quale risulterebbe investito direttamente il presidente della Regione”. Questa “novità” dell’incontro con Cassa Depositi e Prestiti potrebbe fornire una spiegazione, nel senso che il presidente Schifani potrebbe essere impegnato a valutare una alternativa oppure una integrazione a FEDERTERME per quel ruolo di “Advisor” o comunque di partner qualificato a cui affidare tutta una serie di incombenze operative propedeutiche e necessarie per mettere in moto le procedure necessarie a rispettare quella scadenza del 31/12/2024 entro la quale deve avvenire l’avvio di operatività per l’utilizzo dei 90 milioni di euro”.

“Del resto è già noto che Cassa Depositi e Prestiti SpA fornirà assistenza tecnica alla Regione siciliana, come a tanti altri enti locali, in tutte le attività necessarie per la messa a terra delle procedure di utilizzo di fondi PNRR e di FSC, e anche per utilizzi di strumenti finanziari particolare come il Partenariato Pubblico e Privato (P.P.P.) che potrebbe risultare molto utile nella misura relativa alla riqualificazione del termalismo siciliano”.

Da parte nostra ci auguriamo che per l’utilizzo dei 90 milioni di euro destinati alle attività produttive di riqualificazione termale la Regione siciliana possa acquisire la partenership assistenziale estremamente qualificata sia di FEDERTERME che di Cassa Depositi e Prestiti SpA”.

“Un fatto è comunque certo – conclude il Coordinatore del Comitato Civico: il territorio continua al momento ad essere tagliato fuori da ogni condivisione, anche soltanto di notizie, e tutto rimane accentrato su Palermo e sul Presidente della Regione. Ben venga quindi la decisione preannunciata dal sindaco Termine di convocare, per la fine di luglio/primissimi di agosto, una nuova riunione con la deputazione e i sindaci del territorio”.

Qui di seguito la registrazione del dibattito consiliare che ha riguardato la questione termale:

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