I consiglieri comunali della DC di Sciacca (Filippo Bellanca, Pasquale Bentivegna, Giuseppe Catanzaro, Luca La Barbera e
Nino Venezia) sottoscrivono oggi una interrogazione consiliare a risposta scritta nella quale si chiede che il porto di Sciacca venga dotato di piano regolatore, ritenendo l’attuale strumento regolatore settoriale (D.I. n.2334 del 17.10.1969) inadeguato alle nuove esigenze turistiche, artigianali, commerciali e direzionali.

“Uno specifico piano regolatore avrebbe una valenza strategica per lo sviluppo economico della città, perseguendo e attivando tutte le azioni finalizzate: al potenziamento e al riordino dell’attività portuale e dei servizi a terra; al miglioramento e alla riconnessione della infrastrutturazione viaria e pedonale fra città e porto; alla riorganizzazione e rivitalizzazione dei settori produttivi ad esso connessi; alla riqualificazione e rifunzionalizzazione del tessuto edilizio esistente”, argomentano i consiglieri del gruppo DC.


Nell’interrogazione si fa riferimento ad una recente dichiarazione pubblica dell’Assessore comunale alle attività produttive, che ha giudicato primario per lo sviluppo futuro dell’area portuale l’inserimento recentemente avvenuto della stessa nel sistema dell’Autorità regionale portuale; si dice che il rilancio dell’area portuale deve passare attraverso la capacità di intercettare e attivare tutte le opportunità e le provvidenze finanziarie implementabili attraverso la programmazione regionale, nazionale e comunitaria; si sostiene che tali opportunità finanziarie nazionali e comunitarie impongono la disponibilità di un Piano Regolatore del Porto moderno e funzionale.

Per quanto sopra nell’interrogazione si chiede ai destinatari (sindaco e assessore al ramo) se sono a conoscenza del lungo iter partito nel 2000 con cui il Comune di Sciacca avviò l’iter procedurale per dotarsi di un Piano Regolatore Portuale; se gli uffici competenti hanno verificato lo stato delle attività amministrative e tecniche connesse a tale obiettivo; se sono a conoscenza che tutto ciò è condizione imprescindibile per far parte di una concreta prospettiva, a medio e lungo termine, di realizzazione e dotazione del sistema portuale dotato dei necessari interventi infrastrutturali, di implementazione tecnologica, di sviluppo della portualità locale, di attuazione delle necessarie azioni per lo sviluppo delle potenzialità turistiche e diportistiche;
se sono a conoscenza che per gli aspetti urbanistici, nei porti ricompresi nelle circoscrizioni dell’Autorità di Sistema portuale nei quali quest’ultima è costituita, il piano regolatore di sistema portuale è adottato da tale autorità “previa intesa con il comune interessato”; e infine che idea c’è sul piano politico per puntare a questi obiettivi a breve e medio termine.