Quando si arriva davanti a quello che fino a ieri era un rudere abbandonato, ci si guarda attorno e si vede quello che ha realizzato in questa location quel “visionario” di Salvatore Monte, allora si percepisce dove può arrivare la passione per questo “mestiere”. Sembra una piccola nuova città in movimento. La strada di accesso è illuminata da archi luminosi che portano alla platea dove le sedie allineate hanno preso il posto delle erbacce e dei rovi. Accanto a me, Peppino Di Giovanna rievoca con altri spettatori in attesa, i suoi ricordi legati a questo posto.

Elementi architettonici sono stati aggiunti per creare una scenografia che riporti all’epoca della narrazione di questa favola storico-musicale su Calogero Amato Vetrano, figlio illustre di questa Sciacca senza memoria. E poi comincia lo spettacolo. Il coro, il balletto, gli attori, le attrici. Tutto scorre in un crescendo emotivo forte. I nobili, il campiere, i mezzadri, le contadine. L’intreccio è accattivante e coinvolgente. Il linguaggio efficace, ricco di dialoghi. Gli innesti con i racconti delle tradizione, funzionali ad accrescere l’attenzione degli spettatori. 

Il tutto piacevolissimo e con la leggerezza della commedia musicale e con il tocco originale cui Monte ha abituato il suo pubblico. Luci e suoni, immancabili elementi pirotecnici. Ma il tutto è armonioso e scorrevole. Nulla è stato lasciato al caso. 

La coralità riporta a una pagina del passato arricchita di personaggi grandi e piccoli di un mondo perduto. Una finestra aperta sulla storia locale come altre , che Salvatore Monte, con una ricerca incessante, riporta alla luce e alla ribalta. Con un amore per il Teatro che è un tutto unico con il suo amore per questa città. Non si capisce dove comincia uno e finisce l’altro. Monte sa che la cultura e il teatro sono elementi formativi, in grado di fornire strumenti di conoscenza a tutti. Questo il suo obiettivo. Con questo spettacolo lo ha pienamente raggiunto. 

“Amato Vetrano, visionario gentiluomo” sarà replicato anche stasera, sabato e domenica nella location di Contrada Marchesa.