Ritrovarsi. Dopo 50 anni. E riscoprire che il tempo trascorso non riesce a cancellare quel filo di profonda amicizia e confidenza che solo cinque anni trascorsi insieme sui banchi della scuola superiore riesce ad intrecciare.
C’è il rischio che la nostalgia possa farla da padrona in incontri di questo genere, la nostalgia di tutto quello che in un modo o nell’altro è stato il periodo più bello della tua vita, il tempo della gioventù e della spensieratezza, il tempo degli innamoramenti, il tempo del primissimo impegno politico all’insegna del “non siamo vasi da colmare ma coscienze da formare”.
Sì, inutile negarlo, la nostalgia c’è anche, insieme al ricordo commosso e struggente di chi oggi non è più con noi, ma c’è anche e sopratutto la gioia autentica della condivisione di ricordi che riaffiorano immediatamente, e sono ricordi che riscaldano il cuore, anche perché ti accorgi del bene che vuoi a tanti di loro, un bene di cui cinquant’anni addietro non ti rendevi neanche conto.
A ritrovarsi sono stati ieri sera in ventiquattro, quelli della III B del Liceo Classico Tommaso Fazello di Sciacca, licenza liceale del 1974, membro interno della commissione d’esame la professoressa Elvira Di Leo.
Eccoli, uno per uno, in ordine rigorosamente alfabetico, come venivano chiamati nell’appello:
1. Agnello Giacinto
2. Alberti Giuseppe
3. Bonsignore Giovanni
4. Cacioppo Gabriella
5. Dulcimascolo Maria
6. Falco Lillina
7. Friscia Anna
8. Friscia Giulia
9. Galluzzo Carmelo
10. Geraldi Francesco
11. Giaramita Francesco (Ciccio)
12. Gismondo Nanny
13. Lauro Ignazio
14. Lo Iacono Antonio
15. Marciante Maricetta
16. Monte Ottaviano
17. Pipia Rossella
18. Porrello Nino
19. Pumilia Marinella
20. Raso Dina
21. Sajeva Susanna
22. Scoma Lillo
23. Speziale Mimì
24. Speziale Mariella
Non sono nuovi nel celebrare queste ricorrenze speciali, lo avevano già fatto in occasione dei 25 anni dalla loro maturità classica, questa è la foto di venticinque anni addietro, in essa manca solo Giuseppe Alberti che la foto la scattò:
Certo, eravamo tanto più giovani, ma il tempo che passa è anche lo scrigno di un tesoro prezioso pieno di avvenimenti lieti e anche tristi quale è la vita di ciascuno di noi, nella quale si cerca sempre di fare del proprio meglio e di essere persone significative come accadeva anche allora, in quel lontano 1974, in una calda estate nella quale noi della III B conquistavamo il diploma di maturità classica e ci accingevano ad affrontare il futuro con le vele gonfie di un vento pieno di speranze.