Se la lingua italiana non è un’opinione, il direttore generale dell’ASP di Agrigento ha certificato nero su bianco la fine di ogni attività chirurgica in ortopedia di Sciacca e l’accentramento di essa su Agrigento, non è dato sapere se definitivamente o provvisoriamente.
Non è che la cosa ci sorprenda più di tanto, ormai è sotto gli occhi di tutti che l’Ospedale di Sciacca invece di venire adeguato agli standard di un DEA di primo livello è di fatto oggetto di un continuo smantellamento, che ne sta facendo di fatto un ospedale di base, prima ancora che la nuova rete ospedaliera siciliana lo certifichi come tale.
Ma vederlo scritto nero su bianco fa comunque un certo effetto, e occorre dare atto al nuovo direttore generale dell’ASP di essersi espresso con molta chiarezza.
L’inciso a cui ci riferiamo è il seguente:
“Atteso che tali provvedimenti non sono stati sufficienti a garantire una benchè minima continuità assistenziale per i pazienti ricoverati, si è ritenuto necessario, secondo l’ormai consolidata logica dell’hub & spoke, centralizzare le attività chirurgiche ortopediche presso una sola struttura ospedaliera, individuata ad Agrigento, non solo per motivi di ordine geografico, ma anche sulla scorta dei dati di produttività. Qualche piccola quota di attività chirurgica ortopedica in elezione resta ancora appannaggio della struttura di Licata, in considerazione della disponibilità manifestata dal Direttore e dall’unico dirigente medico ortopedico in atto ivi presente(che, peraltro, è ormai prossimo al pensionamento)”.
Questa affermazione è contenuta nella seguente lettera che il dr. Giuseppe Capodieci, direttore generale dell’ASP di Agrigento, ha inviato ieri all’Assessorato Regionale della Salute, e per conoscenza a CittadinanzAttiva di Sciacca e al Comitato Civico Sanità di Sciacca: