Alle ore 21, nello splendido scenario del Tempio E di Selinunte, l’Associazione Figli d’Arte Cuticchio di e con Alfonso Veneroso, porta in scena “Achille ed Ettore” “La morte dell’eroe” tratti dall’Iliade di Omero. In scena, tra suoni di una guerra dei nostri giorni, un reduce in vesti militari con un bastone ed un libro in mano, posa a terra il libro e, dopo l’ennesimo sparo, chiede alla poesia di rivelargli come gli antichi affrontavano la morte nella atroce necessità della guerra. La Musa risponde con i versi dell’Iliade e da quel momento si snoderà la vicenda narrata dai versi dal poema, fino alla comprensione del non-senso, dell’assurdità della guerra, così come ce la mostra nel finale della vicenda, Omero,“ Poeta sovrano”.

Nel primo poema scritto in Europa, “L’Iliade”, nessuno ha saputo descriverci la guerra e la capacità di affrontare la propria fine come Omero. Vincitore e vinto, Achille ed Ettore, dismessi i loro ruoli, si compenetrano l’uno nei sentimenti dell’altro. La guerra nel cuore dell’Europa , oggi, rende più brucianti le parole del poeta e parla al nostro cuore. Lo spettacolo, portato in scena lo scorso anno anche a Sciacca, viene riproposto da Veneroso in uno scenario “Immortale” quale quello di Selinunte, dove la sua voce, e la sua gestualità, ne siamo consapevoli, troverà la degna atmosfera.

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