I consiglieri comunali del gruppo misto Raimondo Brucculeri e Maurizio Blo’ hanno depositato una interrogazione a risposta scritta sul problema del randagismo a Sciacca.

Fanno presente in premessa di far seguito, all’ultima interrogazione presentata sull’argomento del randagismo in data 11 maggio scorso, alla quale non è stata data nessuna risposta, e che la situazione ad oggi nella nostra città ė peggiorata.


I due consiglieri osservano che tra gli atti prodotti da questa amministrazione non si registrano attività che vadano nella direzione per la risoluzione del problema, o quanto meno per la loro attenuazione: a tutt’oggi branchi di randagi scorrazzano liberamente per le vie della città, ormai in tutte le ore della giornata, e questo fenomeno sta assumendo carattere di urgenza, sotto diversi aspetti:


– Pericolo per la pubblica incolumità
Si verificano spesso delle aggressioni da parte dei cani randagi nei confronti dell’uomo, per motivi diversi: le conseguenze possono essere drammatiche quando le vittime sono persone indifese, quali bambini e anziani


– Limitazione della libertà personale
Spesso, nei centri urbani ad alta densità di cani vaganti, si ricevono segnalazioni da parte di persone anziane che hanno timore di fare la passeggiata quotidiana, oppure di genitori che devono rinunciare a permettere ai loro figli una sana sgambatura o ancora di cittadini adulti che rinunciano ad andare in bicicletta al pensiero di essere rincorsi da cani randagi o padronali incustoditi


– Danni alle attività turistiche
Si riscontrano soprattutto nei mesi estivi. Sono in relazione ai disturbi arrecati alle attività di ristorazione, alle passeggiate dei turisti, alla circolazione stradale.

Tutto ciò premesso, Brucculeri e Blo’ chiedono:

  • Se he stato fatto il censimento della popolazione canina vagante in città, in collaborazione con la competente Polizia Municipale;
  • Se e stato predisposto il piano di vigilanza sull’anagrafe canina in collaborazione con la competente Polizia Municipale;
  • Se si sta procedendo alla sterilizzazione, iscrizione e trattamenti sanitari sui cani randagi innocui di sesso femminile con successiva re immissione sul territorio di cattura;
  • Se si sta procedendo al ricovero dei cani di comprovata pericolosità e/o aggressività e loro inoltro presso i rifugi comunali, previa sterilizzazione, iscrizione e trattamenti sanitari;
  • Se si sta procedendo alle attività volte a favorire l’informazione, la sensibilizzazione e
    l’educazione sanitaria in ambito scolastico.