Si è svolto ieri ad Agrigento un incontro tra i rappresentanti dell’Unione Comitati di Quartiere di Sciacca e il Prefetto Filippo Romano. Erano presenti anche il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, e il presidente di AICA, Settimio Cantone.

Alcuni dei partecipanti alla riunione in Prefettura

L’incontro è stato consequenziale alla lettera che l’Unione dei Comitati aveva inviato al Prefetto in ordine alla problematica della gravissima emergenza idrica e della quale avevamo dato notizia con un nostro articolo in data 2 agosto (riportato in coda a questo servizio).

Sui contenuti dell’incontro di ieri, convocato dal Prefetto, abbiamo intervistato stamattina la portavoce del Comitato, prof.ssa Giusy Corbo:

Crisi idrica, l’Unione dei Comitati dei Quartiere di Sciacca si rivolge al Prefetto

DiREDAZIONE

 AGO 2, 2024

L’Unione dei Comitati dei Quartieri di Sciacca scrive al Prefetto di Agrigento e al Sindaco di Sciacca, “non avendo ad oggi potuto verificare alcun miglioramento nelle inefficienze dannose della gestione idrica già sottoposte al Sindaco ed ad Aica, e non avendo avuto risposta ad alcuni degli interrogativi proposti nella riunione svoltasi nell’aula consiliare tra gli stessi Comitati di quartiere, l’amministrazione e il rappresentante di Aica”.

L’Unione dei Comitati, facendosi portavoce del disagio di tutti i cittadini rappresentati (circa 25.000) e avendo anche raccolto la voce degli Amministratori di condominio della città, nel dirsi preoccupati dall’ingravescenza della situazione che si sta venendo a creare, con gravi problemi di ordine pubblico, chiede anche a a S.E. il Prefetto un incontro urgentissimo sui punti sviluppati e contestati, di seguito elencati:


1) IN MERITO AL SISTEMA DI APPROVIGIONAMENTO MEDIANTE AUTOBOTTI PRIVATE:
A) Tale sistema che in una prima fase era un sistema sostitutivo, oggi per alcuni quartieri è diventato la regola, stante che, anche dopo un fine turno di erogazione di zona, non si riesce ad approvvigionare le utenze. A tal proposito e visto ormai la frequenza settimanale con cui interi quartieri “debbono” rifornirsi con tale unica modalità, si contesta che il costo del servizio trasporto acqua tramite autobotte è divenuto ormai spropositato e non più sostenibile dalle famiglie, (attualmente un‘autobotte da 8mc. costa €100.00, escluso il costo di approvvigionamento idrico che sarà fatturato da AICA in bolletta). Detti costi devono essere pagati nell’immediato dagli utenti e solo successivamente l’AICA “dovrebbe” compensare in bolletta una parte. I tempi e i modi degli eventuali rimborsi non sono noti e gli uffici preposti non sono in grado di fornire informazioni.
B) Tale sistema è ormai fuori controllo, posto che si è in balia alla “volontà” dei trasportatori, non essendoci certezze su liste di attesa, sui tempi della fornitura e, addirittura, ormai vi è chiaramente la probabilità di alimentare un mercato “parallelo” che serve a scavalcare il sistema creato e a soddisfare le utenze non approvvigionabili o con autobotti (vicoli stretti del centro storico, zone di montagna scoscese, piccoli serbatoi) con pagamento di prezzi esorbitanti, si arriva anche a 80 euro per 1000lt.
La situazione è talmente grave che alle richieste telefoniche si risponde “Che non si può soddisfare la richiesta prima di una o due settimane”.
Altra anomalia è che i trasportatori dei paesi limitrofi che effettuavano il servizio su Sciacca a soli 50 euro, dopo tale protocollo, oggi si rifiutano di fornire acqua alla nostra città e non si comprende se “non vogliano” o “non possano” entrare in città.
Tutto quanto manifestato DEVE essere oggetto di massima attenzione ed è necessario immediato intervento correttivo da parte delle Autorità.


2.PROBLEMATICHE TECNICHE PER L’APPROVVIGIONAMENTO AUSILIARIO CON AUTOBOTTI PRIVATE
:
Dette modalità risultano lunghe e farraginose, soprattutto per i condomini, in quanto consistono nella preventiva acquisizione di un codice (ODI) al punto di carico AICA, al fine di poter mettere in condizione il trasportatore di prelevare l’acqua e consegnarla all’utente finale. Tutto ciò comporta:

  • Il numero di emergenza predisposto da AICA risulta spesso e volentieri irraggiungibile o occupato;
  • La piattaforma telematica non sempre restituisce in tempi celeri il codice ODI necessario per poter
    caricare il mezzo;
  • Le suddette modalità di richiesta dell’ODI non generano nessun codice identificativo di riscontro che
    dia la tracciabilità e la garanzia dell’esito della richiesta;
  • Nei giorni festivi e prefestivi il servizio di richiesta ODI con piattaforma viene sospeso, per essere
    ripreso il Lunedi successivo;
  • Dette procedure pertanto non garantiscono che l’approvvigionamento avvenga in giornata con la
    conseguenza di non poter essere soddisfatto il fabbisogno degli utenti. 
  • 3) TURNI DI EROGAZIONE:
    A causa della frequenza con cui è capitato che siano stati rinviati o ridotti i turni di erogazione da parte di AICA, nel rifornire la cittadinanza tramite normale turnazione del servizio idrico, il servizio di approvvigionamento con autobotte è diventato il principale modo per rifornire alcune zone della città, si chiede che venga recepito il Vademecum per i sindaci messo a punto dal Dipartimento regionale della Protezione civile ( 22 luglio 2024), che già da mesi ha finanziato circa “140 interventi non infrastrutturali (tipo a) di riparazione di autobotti comunali e di acquisizione di ulteriori usate e nuove per circa 3,4 milioni di euro a valere su proprie risorse e su altre regionali e statali”. (Notizia riportata dagli organi di stampa, vedi AgrigentoNotizie del 01/08/2024)
    La turnazione dell’erogazione in città ormai è fuori controllo, da circa due mesi i turni saltano e vengono rinviati costantemente, i turni a volte risultano sul sito Aica con la dicitura “in corso” e in realtà non arriva acqua o talmente poca da soddisfare solo le prime utenze sulla condotta. Interi quartieri più periferici hanno in calendario ormai erogazioni a 10-12 giorni, anche questi regolarmente rinviati e spostati, e vi sono zone che non vedono acqua ormai da oltre un mese.
    E’ chiaro che tale gestione sia sotto l’aspetto pratico che sotto l’aspetto economico, oggi è fallimentare e non può continuare in tal senso con l’aggravio dei costi sui privati cittadini.
    Il Sindaco, quale massima autorità in materia di sanità e protezione civile e S.E. il Prefetto devono intervenire per tentare un riassetto di tale sistema, qualora non si ritenga possibile con gli strumenti attuali approntare delle situazioni immediate, si chiede che facciano da tramite per far intervenire la Protezione Civile su larga scala, anche con richiesta di autobotti dell’Esercito che potrebbero rifornire le utenze senza i costi che oggi si stanno affrontando.

  • 4) NUOVI POZZI DI SCIACCA:
    E’ ormai notizia risaputa che a breve, si spera, sul territorio di Sciacca (Grattavoli) saranno attivi due nuovi pozzi, su tale nuova risorsa idrica il Sindaco ha già assunto un impegno con la cittadinanza, nel senso che la “maggior parte” di tale risorsa sarà trattenuta per le esigenze del territorio di Sciacca. Su tale promessa si chiede che S.E. il Prefetto possa fare da garante nelle sedi opportune (Ati, Aica e Sicil Acque) che andranno a decidere sui quantitativi di acqua da trattenere e da cedere.