Ieri sera, nel giorno dell’apoteosi della Madonna del Soccorso, sul sagrato, prima del suo rientro in Basilica, il popolo di Sciacca è rimasto in fervida attesa. Sì nell’attesa che dal balcone di Palazzo Scaglione si alzasse una limpida voce lirica che intonasse l’Ave Maria. Sono stati in tanti ad avvicendarsi in questi anni per rendere omaggio alla Vergine del Soccorso. Ieri sera è stata la voce di Olga Galluzzo a intonare un canto in onore della nostra Patrona, accompagnata al pianoforte da Accursio Sclafani.

Affacciarsi al balcone e cantare. Non è una cosa da poco. Una grandissima emozione per Olga, che pur abituata ad esibizioni sacre e profane, sicuramente, al cospetto di quella enorme folla in attesa, avrà provato delle sensazioni uniche e che, tuttavia, ha saputo dominare la sua emozione, lasciando che il canto parlasse per lei.

“O DI SCIACCA AMABIL REGINA, circondata di gloria e splendore,

su di noi che preghiam con fervore
Il bel volto materno tuo china.

Tu in guerre, tempeste e malanni
con amor liberasti i tuoi figli,
anche oggi a te ognuno si appigli
Per lenire sofferenze ed affanni.

Da te imparino adulti e bambini
L’obbedienza e l’amore del fratello,
Per i giovani dolce modello
Di purezza e ardori divini.

A te chiede il tuo popol fidente,
per il mondo che ha il Cielo in oblio,
Che ritorni pentito al suo Dio
E lo ami con animo ardente.

Alle nostre famiglie da pace,
ai lontani addita la via
della Chiesa che specchio lor sia
di virtù e sia Madre verace.
Amen”

Questo l’inno INNO alla Madonna del Soccorso di Sciacca il cui testo è stato scritto nel 2004 da Mons. Alfonso Turturici, allora Arciprete della città. La musica è stata composta, sempre, nel 2004 da Mº Ignazio Catanzaro. Chi ha conosciuto e conosce don Alfonso Turturici sa bene quanto egli sia rimasto legato alla nostra Sciacca e quante belle composizioni abbia scritto in onore della nostra Madonna. Il rapporto di profonda stima ed amicizia che lo ha legato ad Accursio Sclafani, a Ignazio Catanzaro si è manifestato ieri nella scelta del suo inno da cantare nel giorno più bello, quello dedicato a Maria.

Per Olga una grande prova di professionalità e una bella responsabilità affrontata e superata con il suo smagliante sorriso cui ci ha abituato con la sua presenza costante e crescente nel panorama culturale della città di cui lei e il suo Ignazio sono una componente forte e decisiva.

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