Come avevamo anticipato nel nostro ultimo articolo sull’Ospedale di Sciacca, il Comitato Civico Sanità scende in campo oggi con una nuova e dirompente denuncia della gravissima crisi che attanaglia il Giovanni Paolo II, questa volta non limitandosi a evidenziarne le situazioni di grandissima criticità ma richiedendo espressamente alle autorità in indirizzo di esercitare l’atto urgente dell’ispezione e l’esercizio del diritto di accesso agli atti di produttività, al fine di stabilire le cause e gli effetti dello stato attuale delle cose, con le conseguenti responsabilità.
Servirà a qualcosa questa nuova iniziativa civica, ossia a produrre un effetto concreto di inversione di marcia da parte della politica sanitaria della Regione/ASP?
Oppure anch’essa essa cadrà nel vuoto, come purtroppo è finora puntualmente avvenuto, senza riuscire a scalfire quella manovra agrigentocentrica in atto di depotenziamento del presidio ospedaliero di Sciacca a tutto vantaggio dell’accentramento su Agrigento?
Staremo a vedere, certo è che iniziano ad essere in molti coloro che, anche all’interno dello stesso Comitato Civico Sanità, sarebbero dell’idea di supportare la denuncia, con la stessa richiesta di ispezione e di accesso agli atti, con azioni di mobilitazione popolare direttamente su Palermo che possano sostenere e tutelare in modo ancora più visibile ed incisivo le ragioni del distretto sanitario di Sciacca, con tutti i suoi comuni.
L’odierna missiva, a firma di Ignazio Cucchiara e Franco Giordano, è stata inviata :
al Sindaco di Sciacca, Fabio Termine
ai Deputati Regionali della Provincia di Agrigento Angelo Cambiano, Michele Catanzaro, Roberto Di Mauro, Riccardo Gallo,
Margherita La Rocca, Serafina Marchetta, Carmelo Pace e Giusy Savarino
Al Direttore Generale dell’ASP di AGRIGENTO, Giuseppe Capidieci
Al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani
All’Assessore della Salute della Regione Siciliana, Giovanna Volo.
In premessa si ricorda come l’Ospedale di Sciacca stia arrivando al collasso per le ragioni già evidenziate con i seguenti precedenti atti (allegati all’odierno):
– la denuncia datata 11 gennaio 2024 diretta al Presidente della Regione e all’Assessore della salute con la quale è stato rilevato il trasferimento (illecito, per interruzione di pubblico servizio) del primario e dell’unico dirigente medico dell’Ortopedia dell’Ospedale di Sciacca all’Ortopedia dell’Ospedale di Agrigento: non si ha notizia se il Presidente della Regione e/o l’Assessore della Salute abbiano inviato tale informativa alla Procura della Repubblica; allo stato odierno UOC Ortopedia e Traumatologia di Sciacca è chiusa;
– la nota del 4 agosto 2024 diretta al Direttore Generale dell’ASP di Agrigento, conseguente
all’affermazione contenuta nella nota del 31-
7-2024 dello stesso Direttore Generale dell’ASP di Agrigento, laddove a proposito dell’Ortopedia dell’Ospedale di Sciacca, dopo avere accennato all’attuale
carenza di dirigenti medici e alle varie iniziative assunte, si dice di aver deciso la centralizzazione delle attività chirurgiche ortopediche presso la sola struttura ospedaliera di Agrigento: affermazione questa che appare tanto grave, quanto incomprensibile, per diverse ragioni e, in particolare, per le seguenti:
a. – Intanto, non può essere sottovalutato che l’Ospedale di Sciacca è un DEA di 1° livello al pari dell’Ospedale di Agrigento e che, secondo la rete regionale dell’emergenza, la struttura ospedaliera DEA di 1° livello viene individuata principalmente per garantire l’intervento urgente (entro il limite massimo di 60 minuti) per le patologie tempo dipendenti. Ne consegue che, sotto questo profilo, il Direttore Generale avrebbe potuto centralizzare il servizio anche presso l’Ospedale di Sciacca;
b. Per quanto riguarda gli addotti motivi geografici, si sarebbe dovuto considerare che la provincia di Agrigento ha una conformazione pressoché ovale, con i due DEA di 1° livello collocati ciascuno a margine del lato opposto (per raggiungere dal
versante occidentale della provincia l’Ospedale di Agrigento si impiega un tempo superiore a 90 minuti):
c. Quanto, poi, ai dati di produttività, va rilevato che da sempre (e, comunque, a partire da quando l’Ospedale di Sciacca era Azienda Ospedaliera) i relativi dati di produttività sono stati superiori a quelli di Agrigento; se però si chiude il reparto di ortopedia (o si creano grossi problemi anche ad altri reparti – come appresso evidenziato) è evidente che in conseguenza calano anche la richieste di prestazioni.
E a proposito degli altri reparti dell’Ospedale di Sciacca, nell’atto odierno si ribadisce tutto quanto già ripetutamente denunciato, evidenziando in particolare le seguenti gravi carenze:
- – UOC di Oculistica: alla notizia già comunicata al Direttore Generale (corre voce che, anche per tale reparto, i pazienti verrebbero dirottati presso l’Ospedale di Agrigento (una unità operativa semplice…), va aggiunto che all’ospedale di Agrigento nel reparto UOS di oculista operano 6 medici, mentre a Sciacca, nel reparto UOC di Oculistica, prestano servizio appena 4 medici!!! Si consideri, inoltre, che 2 dei medici in servizio operativo ad Agrigento risulterebbero assegnati a Sciacca!!!
- – UOSD di Oncologia: l’ASP ha assunto, da poco, un nuovo Dirigente Medico assegnandolo all’Ospedale di Agrigento in soprannumero rispetto ai 6 medici in pianta organica; ci si domanda: tale nuovo Medico non andava assegnato al reparto di oncologia dell’Ospedale di Sciacca dove risultano in servizio solo 2 medici?
- – STROKE UNIT (indispensabile per contrastare gli effetti dell’ictus): pur riconosciuta nel 2019, ad oggi non è ancora entrata in funzione per la mancata attivazione dell’U.O. di neurologia (prevista in organico). Perché non sono stati nominati i medici di neurologia? Che cosa va detto ai pazienti interessati in ordine ad un servizio importantissimo è indispensabile per evitare gli effetti dell’ictus, che andava attivato immediatamente e che, dopo oltre 4 anni, non lo è stato ancora?
Quale iniziativa risulta assunta nell’ultimo periodo per ovviare a questa scandalosa situazione? - – UOC di urologia: c’è solo il primario ormai da alcuni anni (può esistere un direttore di orchestra senza orchestrali?).
- – Accanto a tale esempio di primario senza reparto, vanno ricordati quelli di reparti senza primari: chirurgia (senza primario da molti anni) e medicina interna.
- – Pronto Soccorso: i lavori di completamento e di razionalizzazione
della struttura, iniziati nel 2019, risultano ancora in corso… - – Emodinamica: la seconda sala risulta ancora non funzionante da circa
3 anni; ne consegue (come più volte sottolineato) che, nel caso di blocco della prima sala in fase di intervento, il paziente rimane esposto a gravissimi rischi!
Gli esempi sopra riportati si riferiscono peraltro alle situazioni più paradigmatiche e/o grottesche e non sono certamente esaustivi del livello di degrado dell’assistenza sanitaria dell’Ospedale di Sciacca.
Alla luce di quanto sopra appare pertanto urgente, per il Comitato Civico Sanità, che le autorità in indirizzo, come sopra destinatarie dell’odierna nota:
- effettuino, anche individualmente, una ispezione presso l’Ospedale di Sciacca;
- esercitino il diritto di accesso agli atti relativi alla produttività dell’Ospedale di Sciacca, alla migrazione sanitaria passiva dall’ASP di Agrigento verso altre strutture sanitarie siciliane o di altre Regioni e ai conti di settore;
e ciò al fine di individuare le ragioni di tale stato di cose.