I consiglieri comunali del gruppo misto Raimondo Brucculeri e Maurizio Blo’ hanno presentato una interrogazione urgente al sindaco, sulla mancata istituzione del “Controllo Analogo”, previsto dall’articolo 48 dello statuto di Aica e sulla chiusura degli uffici che si occupavano dei contatti e segnalazione dei disservizi di Aica segnalati dai cittadini.

Questo il testo della interrogazione consiliare:


Premesso che:

Le Istituzioni Pubbliche che controllano direttamente o indirettamente una Società Partecipata in house, sono tenute a vigilare per assicurare la trasparenza, la conformità normativa, la gestione efficiente delle risorse e il rispetto delle regole;

il presidente dell’Assemblea dei sindaci Alfonso Provvidenza, con missiva del mese di giugno 2024, nel ricordare ai sindaci che le società in house rappresentano un’articolazione della pubblica amministrazione, torna a sollecitarli ad attivare quanto previsto dall’articolo 48 dello Statuto, tramite l’istituzione dell’ ufficio di controllo Analogo, attraverso il quale
l’amministrazione esercita su una società partecipata un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi, esercitando un’influenza determinante sia sugli obiettivi strategici che sulle decisioni significative
della società controllata.

Considerato che:
In un momento così complesso, di criticità e di emergenza idrica per la nostra città, il non avere istituito il Controllo Analogo ha privato il comune di Sciacca di esercitare i dovuti controlli sull’attività di Aica, questo ha anche anche determinato la mancanza di coordinamento necessario che avrebbe dovuto esserci tra gli uffici comunali e gli uffici di Aica, esponendo il cittadino ad affrontare da solo, nella giungla organizzativa di Aica, la complessità dell’emergenza idrica che si sta vivendo.

Purtroppo, Sig. Sindaco, lei non solo non ha istituito ciò che la legge e lo statuto di Aica le obbligano a fare, ma ha fatto una scelta deliberata ben più grave, quello di dare disposizioni agli uffici e alle persone, di non più occuparsi delle segnalazioni fatte dai cittadini sulle perdite e su altri disservizi di Aica e di non più procedere alla relativa trasmissione delle stesse agli uffici di Aica. Scelta quest’ultima derivante dalle lagnanze fatta da un alto dirigente di Aica, che si è lamentato delle continue trasmissioni da parte degli uffici comunali delle segnalazioni dei disservizi fatte dai cittadini.

Tutto ciò premesso:
Si chiede al sig. Sindaco, di rispondere con urgenza alla presente interrogazione, in considerazione della gravità della situazione esposta. Nel caso in cui non verrà data nei tempi celere nessuna risposta o risposte fuorvianti, gli stessi segnaleranno alle autorità competenti l’inadempienza per eventuali censure.