Ieri sera il Consiglio Comunale di Sciacca ha trattato la problematica della crisi idrica e lo ha fatto attraverso due passaggi, peraltro “dimenticandosi” nella parte delle comunicazioni iniziali di fornire un aggiornamento sulla questione Terme di Sciacca (il sindaco e il presidente) e di richiederlo (i consiglieri comunali, tranne Calogero Bono che lo ha fatto in chiusura di un suo intervento nel dibattito sulla crisi idrica).
Dicevamo dei due passaggi.
Uno è stato quello dell’approvazione all’unanimità della delibera che autorizza una variazione di bilancio di 150 mila euro da utilizzarsi per gli interventi più urgenti sulle perdite nella rete idrica che il Comune effettuerà direttamente per proprio conto e di propria iniziativa in sostituzione di AICA e che saranno portate contabilmente in compensazione di analogo importo netto di 150 mila euro di cui il Comune di Sciacca risulta debitore nei confronti di AICA (differenza netta in bilancio tra debiti e crediti nei confronti di AICA).
L’altro passaggio è stato quello di un articolato dibattito consiliare che ha portato all’approvazione, anche questa all’unanimità, del seguente ordine del giorno indirizzato alla Regione siciliana, al Cda di AICA e all’assemblea dei sindaci di ATI, nel quale vengono finalmente sdoganati alcuni aspetti fondamentali della problematica idrica dell’ambito agrigentino e avanzate formalmente una serie di richieste, che tuttavia necessitano a nostro avviso di un forte sostegno da parte del sindaco e dell’intera politica cittadina per non rimanere lettera morta di parole al vento in un documento consiliare:
“OGGETTO: ordine del giorno dei consiglieri comunali sulla crisi idrica
SCIACCA, 26 agosto 2024
I CONSIGLIERI COMUNALI ,
VISTO L’ARTICOLO 16 DEL REGOLAMENTO SULLA ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE con cui esso esprime la propria posizione o formula proposte o richieste su questioni di rilevante pubblico interesse, anche esulanti la competenza amministrativa del Consiglio;
TENUTO CONTO DEL DELIBERATO DELLA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO DEL 21 AGOSTO DEL 2024, TENUTASI ALLA PRESENZA DEL SINDACO DI SCIACCA
PREMESSO
• Che la Sicilia e in particolare la provincia di Agrigento durante l’estate 2024 è stata attraversata da una emergenza idrica che ha colpito cittadini, agricoltori e inferto un duro colpo al comparto turistico, in termini di reddito, indotto ed immagine;
• Che nel frattempo poche soluzioni e azioni incisive sono pervenute dal tavolo di gestione delle emergenze istituito presso la Regione Siciliana per definire strategie coordinate da un’unica regia e adeguate a contenere gli effetti negativi della crisi;
• Che Sciacca, con i pozzi ricadenti nel suo territorio, sostiene, sostenta e rifornisce l’intero ambito per circa il 60%, attraverso il sistema delle interconnessioni e che circa il 50% viene disperso per strada a causa della fatiscenza delle reti idriche;
• Che è diventato insostenibile l’immobilismo unito al silenzio di alcuni Sindaci che formano l’Ati(Assemblea Territoriale Idrica), formata anche da sindaci che non hanno consegnato le reti o da sindaci i cui comuni, in forma singola o in consorzio, sono debitori nei confronti di Aica Soc. Cons. o della stessa Sicilia Acque spa.
• Che è necessario attivare lo strumento del controllo analogo, previsto dallo statuto di AICA azienda speciale consortile.
• Che l’autorità attuale di bacino idrica della Sicilia non garantisce un corretto coordinamento delle risorse idriche che dovrebbe:
1.sviluppare piani a lungo termine per la gestione sostenibile delle risorse idriche, tenendo conto delle esigenze future;
2.pianificare e gestire investimenti per il rifacimento delle reti idriche obsolete, riducendo le perdite e migliorando l’efficienza;
3.promuovere l’adozione di nuove tecnologie per la gestione delle risorse idriche.
CONSIDERATO
• Che le cause della crisi idrica risiedono principalmente nella carenza del sistema infrastrutturale e quindi nella vetustà delle reti idriche e non, del tutto, nella siccità;
• Che tali investimenti avrebbero dovuto vedere la luce grazie agli APQ (Accordi di programma quadro) ed extra APQ inseriti nella convenzione del 2004;
• Che nella Città di Sciacca sono stati sostituiti e ammodernati solo parziali stralci del progetto originario;
• Che la città di Sciacca risulta esclusa dai progetti del PNRR, progetti React;
• Che per la città di Sciacca esiste, presso gli uffici preposti della regione siciliana e presso l’ATI, un progetto esecutivo relativo al rifacimento ed ammodernamento della rete idrica.
RILEVATO
CHE LA CITTA’ DI SCIACCA E’ DA CONSIDERARSI NECESSARIAMENTE IL SERBATOIO PRINCIPALE CHE RIFORNISCE L’INTERO AMBITO AGRIGENTINO;
CHE LA RESTANTE PARTE EROGATA DA SICILIA ACQUE SPA VIENE CONTINUAMENTE RIDOTTA E STROZZATA E CHE TALE STROZZATURA PARREBBE COLLEGATA AL DECRETO INGIUNTIVO DA CIRCA19 MILIONI DI EURO DI CUI SCIACCA NON HA RESPONSABILITA’.
CHE I COSTI DELL’ACQUA ESASPERANO LA POPOLAZIONE;
VISTO l’ex art.172 comma 4 del Decreto leg.152/2006, l’ex art.6 della L.R. 19 del 2015;
PER TUTTO QUANTO: PREMESSO, CONSIDERATO , VISTO E RILEVATOQUANTO ESPRESSO IN NARRATIVA I CONSIGLIERI CON VOCE UNANIME INSIEME AL SINDACO DI SCIACCA
CHIEDONO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE SICILIANA DI INTRAPRENDERE AZIONI FORTI E DECISE:
• Si attivi per finanziare i restanti stralci della rete idrica di Sciacca, rimasta fuori dai progetti del PNRR REACT, per il tramite del dipartimento tecnico regionale e la protezione civile, nel nome della emergenza, proprio perché le emergenze si programmano e non si rincorrono.
• Si attivi per il tramite del suo stesso indirizzo alle Società Sicilia Acque e Idrosicilia, per finanziare emergenti e necessarie riparazioni delle reti di loro proprietà ricadenti nel territorio saccense, proprio nel tratto che convoglia l’acqua presso il bypass che alimenta l’ambito attraverso le reti di interconnessione e di solidarietà.
• Intervenga presso AICA azienda speciale consortile per bloccare l’avviso e la selezione di nuove figure in quanto pericolose per gli equilibri politici, illegittime in quanto la Soc. è in perdita, destinata al fallimento.
CHIEDONO AL CDA DI AICA azienda speciale consortile
• Di accogliere la procedura amministrativa e contabile per permettere alla città di Sciacca di riparare perdite idriche in punti strategici per il fabbisogno dei suoi cittadini e dell’ambito;
• Di utilizzare per i comuni morosi il medesimo trattamento applicato ai cittadini morosi, ovvero, la riduzione della portata idrica;
• Di procedere al distacco e/o decreti ingiuntivi dei comuni morosi verso AICA azienda speciale consortile.
• Di procedere ad un massivo intervento manutentivostraordinario sulle reti idriche di trasporto e distribuzione gestite da Aica Soc. Consortile per ridurre le perdite della rete e garantire maggiore e costante disponibilità di fornitura della risorsa idrica alle utenze;
• DI COMUNICARE, per il tramite del Sindaco di Sciacca, quali saranno le procedure relative ai rimborsi delle somme pagate dai cittadini alle autobotti private nelle giornate di massima emergenza;
CHIEDONO ALL’ATI, ASSEMBLEA DEI SINDACI
• Di non ostacolare la procedura di compensazione, consapevoli che tali riparazioni della rete idrica saccense e conseguente razionalizzazione del prezioso liquido porteranno notevole efficienza anche nell’ambito, attraverso le interconnessioni;
• Di attivare il controllo analogo, previsto dallo statuto, fondamentale per conoscere strategie, nonchèchiedere misure correttive;
• Di chiedere insieme al Sindaco di Sciacca le procedure immediate di distaccamento dei morosi, verso Aica e verso Siciliacque, dei comuni che risultato debitori in forma singola e/o associata.
• Di chiedere una immediata frenata sulle procedure di reclutamento dei nuovi assunti visto che risulta alquanto singolare che una società in perdita possa procedere a nuove assunzioni.”
Fin qui il documento approvato.
Qui di seguito la registrazione video dell’intero consiglio comunale, prima e seconda parte dopo una sospensione, effettuata da RMK TV:
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