Dopo aver presentato un esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Sciacca, i due consiglieri comunali del gruppo misto, Raimondo Bruccoleri e Maurizio Blò non demordono nella propria azione di contestazione nei confronti di AICA, alla quale inviano oggi un atto di diffida, accompagnato dal preavviso di intraprendere un’azione legale collettiva “Class Action ai sensi – dell’art. 140 bis Codice del consumo” nei confronti dei vertici di AICA (La Class Action è un’Azione legale collettiva al fine di ottenere un risarcimento per i danni morali e materiali subiti da parte dei cittadini).



Dopo aver premesso che l’acqua, in quanto bene essenziale per la vita e il benessere umano, è stata definita “un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale” e che per espressa disposizione della Direttiva (UE) 2020/2184, il bene idrico non può mai essere equiparato a un mero prodotto commerciale e come tale va tutelato da qualsiasi speculazione, i due consiglieri comunali di Sciacca fanno riferimento ad una serie di utenze elencate facendo riferimento alla via di ubicazione, munite di regolare contratto AICA, che da quando ė stata conclamata a Sciacca la crisi idrica sono costrette all’approvvigionamento idrico sostitutivo mediante autobotti privati, convenzionati con l’ente gestore.

Molte di queste utenze fanno ricorso al servizio sostitutivo con autobotti privati in modo esclusivo, altre in modo prevalente.
La quasi totalità di queste utenze, osservano Brucculeri e Blò, fanno ricorso al servizio sostitutivo non perché in queste vie ci siano perdite idriche, bensì perché la durata della fornitura non è sufficiente a servire tutte le utenze della zona. Si verifica il caso che nella stessa zona, alcune vie che si trovano adiacenti alla condotta fanno in tempo ad approvvigionarsi, altre non riescono a fare in tempo perché nel frattempo ė terminata la fornitura.

La durata media della fornitura in queste zone è di circa un’ora e trenta, tempo non sufficiente per garantire la copertura idrica in tutta la zona. Si è verificato il caso che in un turno dia stata aumentata la durata per più ore, e questo ha permesso l’intera copertura idrica a tutte le utenze. Questo sistema, nel quale l’acqua invece di essere fornita normalmente dalla condotta idrica, viene fornita mediante autobotti, sta determinando notevoli aggravi economici e di stress alle famiglie.

CONSIDERATO:

Che nel caso sopra indicato vi è una esclusiva responsabilità dell’ente gestore per un cattivo utilizzo della rete, e che in questo caso questo comportamento favorisce l’uso improprio del servizio di trasporto privato, anche quando la fornitura può essere resa normalmente senza intervento sostitutivo;

Che molte famiglie sono all’esasperazione, in quando non riescono più a sostenere economicamente l’anticipo delle spese di trasporto;

Che gran parte di queste utenze si trovano in una situazione economica precaria, situazione che si aggrava quando nella famiglia sono presenti familiari che appartengono alle categorie protette, (anziani, malati, bambini e portatori di handicap);


Che l’acqua come sopra detto, è considerata un bene essenziale e come tale va tutelato da qualsiasi speculazione commerciale, invece si verifica a Sciacca che il costo del trasporto dell’acqua sia passato da 65 euro costo per autobotti da 8 metri cubi, compreso iva e costo di acqua, a euro 85,00 e da una trentina di giorni a euro 100,00 solo per il trasporto, nel caso in cui sia dentro il centro abitato, fuori il centro abitato può arrivare anche a 120,00 euro;


Che Aica non riuscendo a garantire la fornitura idrica, nei confronti di utenze regolari, si avvalga di un servizio sostitutivo con autobotti privati, i cui costi devono essere posti direttamente a carico dell’ente gestore, mentre si dice che solo 60 euro saranno rimborsate da Aica per il trasporto, anziché l’intero costo del trasporto che è molto superiore a quello rimborsato. In considerazione della grave situazione economica di Aica, c’è però da dubitare che il rimborso possa avvenire, e c’è quindi il serio rischio che il costo rimanga a carico dei cittadini, che saranno così costretti a subire oltre il danno anche la beffa.

TUTTO CIÒ PREMESSO, viene chiesto ai vertici di AICA:

Di normalizzare la distribuzione idrica alle utenze in calce indicate e a tutte le utenze che si trovano in situazioni analoghe, allungando la durata della fornitura, per permettere a tutti gli utenti una più omogenea distribuzione del prezioso liquido, senza costi di trasporto aggiuntivi;

Di porre il costo del trasporto sostitutivo tramite autobotti private per intero a carico dell’ente gestore AICA


Di garantire a tutte le utenze che si trovano nelle condizioni economiche e familiari sopra indicati di non dover anticipare l’esoso costo del trasporto, e di avere garantita la fornitura gratuita per tramite le autobotti della protezione civile o di autobotti di Aica.

Nel caso in cui a queste legittime richieste non seguiranno atti consequenziali da parte di AICA, gli stessi si faranno promotori di una
sensi – dell’art. 140 bis Codice del consumo)

ELENCO DELLE VIE: Via delle Azalee 15, 29, 46B, 82, 54, Via f.lli Bellanca 14A e 1A, via f.lli Cervi Via delle Betulle 3, Via Sant’Alberto 1, Via San Girolamo 4, Via delle Azalee 46 c, Via Turati 24, Via Bruno 2, Via Forlì 3 – Via f.lli Cervi, Via Sciascia, Via de Nicola, Via Tigli, Via delle Azalee 41-46-83,Via Bellanca 10, Via dei Platani 37, Via Anna Frank 13 e 1/B, Via F.lli Bellanca N°6 Utenza Idrica N°7891756 Condominio Fiori del Mediterraneo, Via Tacito N°17/A Utenza Idrica N°7873568 Condominio Via Tacito 17/C, Via Tacito 17/C Utenza Idrica N°7409988 Condominio Via Amendola 69, Via G. Amendola N°69 Utenza Idrica N°7223769 Condomino Via Dei Rovi 10, Via Dei Rovi N°10 Utenza Idrica N°7245391 Condominio Via Sciascia 108, Viale Leonardo Sciascia N°108 Utenza Idrica N°7303692, Via Madonna della Rocca altezza casa del pollo, Via Tommaso Campanella parte alta, Via degli Abeti 21, Via degli Aranci 6.