È questa la possibilità che trapela a seguito della notizia degli ultimissimi giorni che è entrata nella fase esecutiva la procedura per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale extraurbano di passeggeri su pullman in Sicilia, una gara da 883 milioni di euro.
Abbiamo chiesto all’assessore alla mobilità del Comune di Sciacca, Antonino Certa, quali prospettive ci siano, nell’ambito di tale procedura, per un potenziamento dei collegamenti diretti tra Sciacca e l’aeroporto di Palermo, al momento gestiti in modo assolutamente inadeguato dalle Autolinee Gallo del gruppo SAIS.
L’assessore Certa ci ha detto di essere andato personalmente a Palermo, di aver conferito in assessorato sull’argomento con l’ing. Cedolia e di aver ricevuto rassicurazioni sul fatto che saranno implementate le corse dirette per l’aeroporto di Palermo, sia in partenza da Sciacca che in partenza dall’aeroporto.
L’assessorato regionale delle Infrastrutture, della mobilità e dei trasporti, secondo quanto previsto dal nuovo codice degli appalti ha nei giorni scorsi notificato il disciplinare con la richiesta di offerta alle aziende che avevano presentato la disponibilità a partecipare al bando europeo avviato lo scorso 28 marzo. Il termine per la presentazione della documentazione è il 28 ottobre prossimo.
«È una svolta per il servizio di trasporto pubblico regionale – ha detto l’assessore regionale ai Trasporti e alla mobilità, Alessandro Aricò -. Per la prima volta si procede attraverso una procedura a evidenza pubblica. Questo, assieme ai requisiti stabiliti dall’avviso, consentiranno di garantire ai siciliani collegamenti efficienti, moderni e di notevole qualità su tutto il territorio siciliano per un arco temporale consistente”.
L’importo complessivo a base d’asta del servizio è di poco più di 883 milioni di euro (iva compresa), la durata dell’affidamento è di nove anni. Le tratte da coprire previste dal bando ammontano a oltre 53 milioni di chilometri, ai quali si aggiungono gli 11.850 milioni di chilometri assegnati “in house” all’Ast. Per un totale di 65 milioni di chilometri, il 4,4 per cento in più delle percorrenze attuali.
La procedura prevede la divisione del territorio regionale in quattro lotti: il primo riguarda il bacino Palermo e Trapani, per 13.794.400 chilometri; il secondo comprende i territori di Catania, Ragusa e Siracusa, per 10.259.863 chilometri; il terzo la provincia di Messina, per 9.877.015 chilometri e, infine, il quarto interessa i territori delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, per 18.895.685 chilometri.
La procedura fissa, oltre ai requisiti tecnici per svolgere i servizi di trasporto pubblico richiesto, alcuni accorgimenti sulla dotazione dei bus per migliorare le condizioni di viaggio degli utenti. In particolare, i pullman dovranno avere: una livrea unica; quadranti a led per l’indicazione del percorso; un distributore di snack e bevande; il wc, in quelli impiegati nelle tratte a lunga percorrenza o interprovinciali; il wifi a bordo; tv e spinotti di ricarica per cellulari e apparecchi informatici; infine, dovranno prevedere l’accesso agevole a bordo per i passeggeri con disabilità.