Finalmente. Era ora. Meglio tardi che mai.

Ci sono voluti ben 4 mesi perché i competenti uffici comunali trovassero il tempo di far completare la riqualificazione del belvedere panoramico che sovrasta il fondo Bernardo, quello situato di fronte al teatro Samona’.

Stamattina la lieta notizia, due operai della ditta Michele Ciaccio erano all’opera, intenti a collocare i pezzi mancanti della staccionata in legno:

Si definisce quindi, con i consueti tempi lunghi così tipici delle cose di casa nostra, questa importante riqualificazione urbana e si elimina questa indecorosa visione estetica:

Ci chiediamo se non si possa davvero far nulla per imporre a dirigenti, servizi ed uffici comunali tempi di esecuzione dei lavori pubblici più dignitosi e adeguati.

Adesso, a riqualificazione effettuata, sopravviene la questione della manutenzione ordinaria di questo luogo, in particolare della vegetazione che cresce sul terreno fino a renderne difficile anche l’accesso e fino ad impedire di guardare il panorama stando seduti sulle panchine.

Già qualche segnale di ricrescita della vegetazione si intravede:

Si impone una manutenzione periodicamente continuativa, almeno una volta al mese.

È una richiesta che, non certo per la prima volta, rivolgiamo dalle nostre pagine direttamente al dirigente competente, Aldo Misuraca, nella speranza di trovare finalmente una risposta da parte degli uffici comunali adeguata a fare di questo belvedere un luogo panoramico bello e decoroso.

I tempi e i modi di una “riqualificazione”tipicamente sciacchitana

DiNINO PORRELLO

 LUG 21, 2024

È capitato più di una volta di recente che in consiglio comunale si sia fatto riferimento, come un fatto virtuoso, alla recente riqualificazione del belvedere panoramico che sovrasta il fondo Bernardo, quello di fronte al teatro Samona’ per intenderci, dove anche i novelli sposi vanno spesso a farsi le fotografie nuziali.

Anche la nostra testata giornalistica, che sulla necessità della valorizzazione di questo spazio è intervenuta tantissime volte, il 29 maggio scorso aveva annunciato che forse era finalmente arrivato il tanto atteso cambio di passo, prendendo spunto da un’accurata pulizia che ne era stata fatta e da una dichiarazione dell’assessore Certa (l’articolo del 29 maggio lo trovate a conclusione del presente).

Siamo ritornati sul posto dopo quasi due mesi e questo è quel che vi abbiamo trovato, insieme ai consueti rifiuti (carta, lattine e altro) sparsi sul terreno:

È questa che a Sciacca chiamiamo RIQUALIFICAZIONE? VALORIZZAZIONE?

Due mesi di tempo non sono sufficienti per riparare una staccionata in legno?

Perché a Sciacca ogni lavoro pubblico, anche il più piccolo e semplice, deve durare un’eternità?

Nei primi giorni di luglio sono tornato in uno dei miei luoghi preferiti, il Trentino – Alto Adige, per l’occasione Madonna di Campiglio: sentieri e sentieri fiancheggiati da staccionate in legno per chilometri, chilometri e chilometri: tutto perfetto, in stato di perfetta manutenzione.

In quel paese strano che di nome fa Sciacca non riusciamo invece a manutenzionare con solerzia ed efficienza neanche pochi metri di staccionata. Cambio di passo?