La serata del 22 Settembre, con lo spettacolo di Marco Savatteri, conclude per il pubblico di Sciacca una lunga stagione estiva di spettacoli all’Atrio Inferiore del Comune. Onore alla memoria delle 126 operaie morte nel rogo della Triangle Shirtwaist Company di New York, la fabbrica delle camicette bianche, il 25 marzo 1911. Onore tributato dall’autrice Ester Rizzo che sul palco, insieme a Luisa Troso, che da Presidente della Fidapa, a suo tempo ha fatto apporre una targa in Largo Spada in ricordo di Vincenza Bellotto, unica ragazza di Sciacca morta in quella tragedia, ricorda la sua ricerca di testimonianze sulle giovanissime vittime del rogo.
Una tragedia dell’emigrazione, una tragedia attualissima che rivediamo sul palcoscenico con la narrazione dialogata e musicale ideata da Marco Savatteri che snocciola gli avvenimenti, dalla partenza dall’amata Sicilia (amara terra mia, amara e bedda), al lungo e sofferto viaggio sul piroscafo che porta le speranze di tanti giovani a la Merica, all’approdo in quella nuova terra promessa. L’incontro traumatico con una nuova società, diversa da come era stata sognata, le disillusioni, gli inganni , le miserie, i contrasti, la fatica e la sofferenza. I giovani di Savatteri si muovono sul palcoscenico senza un attimo di tregua.
Si susseguono scene drammatiche con sprazzi di leggerezza. Con momenti di altissima tensione. Il tutto avvolto e trascinato da musiche popolari, da motivi conosciuti, da canzoni cantate da voci sicure e commoventi. Fino al tragico epilogo. Il pubblico applaude in piedi alla fine dello spettacolo. Savatteri, come sempre, si inchina davanti ai suoi attori e a tutto il cast.
Un lavoro corale, omogeneo e trascinante. “Camicette bianche” non ha deluso le aspettative. Soddisfatto anche l’Assessore Mannino che ha voluto fortemente questo spettacolo e che è stato premiato dal consenso del pubblico.