Si sono ritrovati insieme, quelli di oggi e quelli di ieri, nella domenica in cui si è festeggiato  il trentennale della “rinascita” del gruppo scout AGESCI Sciacca 1.

Trent’anni or sono, nel 1994, lo scautismo con il fazzolettone blu e giallo al collo riprendeva il suo cammino nella nostra città, in quella che rappresentava una sua terza vita. 

La prima era iniziata nel 1924 e si era conclusa nel periodo fascista, quando il regime aveva decretato la chiusura di tutti i gruppi scout in Italia. 

Lo Sciacca 1 si ricostituì poi nell’immediato dopoguerra, nella sua sede storica del Colleggio, ed ebbe vita felice fino alla metà degli anni ‘70, registrando tra l’altro la nascita del gruppo femminile dell’A.G.I. che affiancò quello maschile dell’A.S.C.I. quando ancora la coeducazione non c’era. Grande protagonista e capo di quel periodo Padre Matteo Scalici, da cui il gruppo prende il nome:

Ci vollero poi altri venti anni per vederlo rifiorire nel 1994, anche allora in una giornata domenicale trascorsa nel bosco Pomo Castagnola di Sambuca. Alcuni di quelli che parteciparono a quella giornata di apertura e di ripartenza del 1994 sono stati presenti anche all’anniversario festeggiato ieri, accomunati da un timbro a fuoco con data impresso 30 anni addietro sul proprio cinturone scout: Daniela Ferrara, Mariella Speziale, Nino Porrello e poi ancora chi in quel lontano giorno era una guida o un esploratore alla sua prima esperienza scout. 

E con loro Padre Stefano Casa’, il sacerdote che con autentico spirito scout accolse il rinato Sciacca 1 nella parrocchia di San Michele, diventando il primo assistente ecclesiastico del gruppo e fornendo un grande sostegno alla comunità capi in quei primi anni non certamente facili ma entusiasmanti. 

Anche Padre Stefano Casa’, oggi parroco a Raffadali, ha rimesso per l’occasione il fazzolettone blu e giallo al collo e ha celebrato la santa messa nella base scout di Maurici, dove di è svolto l’evento che stiamo raccontando. 

Anche Padre Lillo Di Salvo, altro assistente ecclesiastico dello Sciacca 1 che prese il seguito di Padre Stefano, ha voluto far pervenire il suo personale saluto:

Il merito dell’iniziativa e dell’organizzazione di questa giornata va ai rovers e alle scolte del Clan/Fuoco “Guerriero della Luce”, che insieme ai loro capi Marika Puccio, Nicoletta Fici e Roberta Attanasio hanno voluto in un modo semplice ma al tempo stesso solenne celebrare e festeggiare un compleanno importante di una storia importante della nostra città.

Una storia piena di avventure, imprese, giochi, felicità, gioia, esperienze autentiche, emozioni, spiritualità, strada e servizio al prossimo, che ha consentito a intere generazioni di bambini, ragazzi e giovani nostri concittadini di percorrere il cammino educativo dello scautismo, arricchendosi di quel senso comunitario e di fraternità che solo un cerchio scout o un fuoco di bivacco sotto il cielo stellato ti possono dare, imparando che ci sono tanti modi di vivere la propria cittadinanza e che quello scout di diventare “cittadini attivi” è il modo migliore di farlo, vivendo una dimensione cristiana della vita per la quale la vera felicità è quella di fare la felicità degli altri e dei più fragili in particolare.

Una storia che non ci sarebbe stata e non potrebbe continuare a esserci se non ci fossero quegli adulti, chiamati “capi”, giovani o meno giovani, disposti a dedicare il proprio tempo e le proprie energie al volontariato educativo, utilizzando quel metodo straordinario che si chiama scautismo.

E nella storia dello Sciacca 1 ci sta anche l’aver contribuito a far germogliare in città un secondo gruppo scout, quello dello Sciacca 2, che ha ampliato la platea dei nostri più giovani concittadini che hanno avuto e avranno la possibilità di vivere l’esperienza scout, Sciacca 2 che alla festa del trentennale ha partecipato con alcuni componenti della sua attuale comunità capi, nel segno di quella storia unica e comunitaria che si chiama scoutismo saccense e che tra una vita e l’altra dura da 100 anni…

La giornata di ieri attraverso tante foto: