Nella riunione del Tavolo tecnico sulle Terme svoltasi nel pomeriggio presso la Presidenza della Regione sono stati resi noti i beni immobili del patrimonio termale di Sciacca che, entro il 31.12.24, saranno inseriti nell’Avviso esplorativo per la procedura di “Partenariato Pubblico Privato” che la Regione intende attuare per il rilancio del termalismo siciliano, a valere sulle risorse finanziare del Fondo Sviluppo e Coesione.
I beni saranno sicuramente i seguenti: stabilimento termale di via Agatocle, Grande Hotel delle Terme, Parco Termale, piscine del parco termale, ex convento San Francesco, centro accumulo acque. Su richiesta delle parti rappresentanti del territorio presenti al tavolo, sarà esaminata nei prossimi giorni la possibilità di inserirvi anche l’antico stabilimento termale e le piscine Molinelli.
Non vi rientreranno invece sicuramente, per diverse problematiche non risolvibili entro fine anno, le grotte vaporose e i due alberghi di San Calogero.
Al sindaco Fabio Termine è stato espressamente richiesta la disponibilità del Comune a consentire al futuro affidatario che l’area dinanzi all’ingresso dello stabilimento termale venga inibita al traffico veicolare e resa pertinenza del complesso termale; solo in subordine (e poco gradita) la possibilità di restringere l’area transitabile dalle auto.
Il presidente Schifani ha ribadito la sua fermissima volontà che diventi realtà il suo sogno di riaprire Sciacca e Acireale.
Nel partenariato pubblico privato il contributo finanziario del Comune sarà del 49% e quello del privato del 51%.
Il Comitato Civico Patrimonio Termale ha preavvisato ulteriori e più approfondite notizie sulla la riunione del Tavolo tecnico presidenziale a cui ha partecipato, con un comunicato che sarà appositamente emesso.