Sciacca onorerà domani la memoria del cavaliere del lavoro Giovanni Castellucci, uomo che ha lasciato un segno indelebile anche nella nostra città, con la cerimonia di intitolazione della VIA GIOVANNI CASTELLUCCI (tra il belvedere e tangente alla villetta/giardino e la chiesa ex Convento di San Domenico, lato sacrestia), come da deliberazione della Giunta Comunale n. 146 del 12.09.2023 e autorizzazione del Prefetto in data 27/06/2024.

La cerimonia di scopertura della targa di intitolazione toponomastica, alla quale la cittadinanza è invitata a partecipare, si terrà domani pomeriggio alle ore 16:00 e ad essa interverranno il Sindaco di Sciacca Fabio Termine, l’ex Sindaco Ignazio Cucchiara, la dirigente scolastica dell’Istituto Tecnico e Professionale di Stato “Calogero Amato Vetrano” di Sciacca prof.ssa Nellina Librici e quel Gino Catania che è stato l’autentico artefice di questa intitolazione toponomastica, fraterno amico e collaboratore scolastico del Castellucci, presidente onorario del Centro Studi “Giovanni Castellucci” di Sciacca.

Nella motivazione riportata dall’autorizzazione del Prefetto si legge:

Giovanni Castellucci nato a Ravenna il 20.12.1887 e morto a Palermo nel 1975, ha contribuito alla nascita dell’Istituto Alberghiero di Sciacca, del quale prima viene nominato Commissario, poi Presidente. Ancora oggi è vivo il suo ricordo ed a lui è stata dedicata la fondazione del Centro Studi “Giovanni Castellucci” di Sciacca”.

Ma l’opera assolutamente meritoria di aver aperto ed avviato a Sciacca una scuola assai importante come l’Istituto Professionale Alberghiero di Stato e di averlo diretto per un decennio, lasciandone la Presidenza nel 1973, è solo una delle molteplici attività di cui il cavaliere del lavoro Giovanni Castellucci fu illuminato protagonista durante l’arco della sua vita.

Un uomo appassionatamente siciliano, anche se non nato in Sicilia, con una visione imprenditoriale del futuro profeticamente orientata verso la valorizzazione turistica della Sicilia, la cui splendida figura può davvero insegnare tanto alla classe politica e dirigenziale di oggi.

Nato a Ravenna nel 1887, Castellucci arriva in Sicilia da ragazzo nei primi anni del novecento.

In Sicilia trova il suo mondo e per essa, per trasformarla e migliorarla, diede il meglio di sé stesso.

Le sue molteplici attività furono sempre orientate verso settori di base della nostra economia isolana, settori da sviluppare quali veicoli di attività sussidiarie. Con questa visione e consapevole dell’importanza dell’attività turistica quale stimolatrice di attività collaterali, Giovanni Castellucci si impegnò in particolare nello sviluppo dell’attività turistico-alberghiera, trovando il modo di coordinare gran parte delle attività turistiche dell’isola.

Un autentico pioniere, che in una terra provata dalla seconda guerra mondiale, con le pochissime strutture ricettive a pezzi, riesce ad attirare le prime comitive straniere, a spronare le prime manifestazioni turistiche, a pungolare il lento interesse della Regione.

Dopo la laurea si era occupato dapprima di assicurazioni, di macchine, di prodotti agricoli e miniere di zolfo e poi come direttore della “Siciliana Irrigazione” della realizzazione di una lunga rete di canali per l’irrigazione della Conca d’Oro e dell’agro bagherese.

Incomincia anche ad interessarsi di problemi turistico-alberghieri, un impegno in cui si butta a capo fitto dopo la guerra, che non mollerà mai e che nel 1963 gli verrà riconosciuto con la nomina a cavaliere del lavoro.

È stato:

  • Presidente della “Primavera Siciliana”
  • Presidente dell’Ente Provinciale per il Turismo di Palermo
  • Commissario all’Automobile Club
  • Presidente dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Taormina
  • Consigliere nazionale della Federazione Associazioni Italiane Alberghi e Turismo
  • Consigliere Delegato della società “Grandi Alberghi Siciliani”
  • Socio fondatore della società “Industria Alberghiera Turistica”
  • Presidente dell’Unione regionale Albergatori Siciliani
  • Amministratore delegato della società “Excelsior Palace  “ di Taormina
  • Socio fondatore della società di incremento turistico Sicantur
  • Presidente e direttore della società Mondello Italo-Belga
  • Socio fondatore del Rotary Club Palermo centro

Muore nel 1975, lasciando uno splendido ricordo del suo lavoro a favore del territorio siciliano: Sciacca domani lo celebra e lo ricorda intitolandogli una via, ma ci auguriamo che il suo esempio di vita e di impegno sia un seme che possa far rifiorire il futuro della nostra città e anche la rinascita di attività del Centro Studi a lui dedicato.

Dell’intera sua opera, svolta con enorme passione ed entusiasmo, rimane una precisa sintesi nella motivazione apparsa nel 1963 sulla rivista dei “Cavalieri del lavoro”: il cavalierato del lavoro, che è stato quest’anno attribuito a Giovanni Castellucci, sottolinea la validità di un’opera imprenditoriale e direttiva che supera nei suoi riflessi l’ambito isolano per investire quello nazionale, che dà diritto non soltanto alla riconoscenza dei siciliani, ma a quella di tutti gli italiani.

In questa motivazione c’è tutto quello di cui avrebbe bisogno, oggi, la nostra città per diventare la Sciacca Terme 2027.

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