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Unitas Sciacca – Atletico Palermo: 1 – 1
Formazione dell’Unitas Sciacca
Sostituzioni: Mistretta per Niosi (42’), Fricano per D’Amico (65’), Camarata per Galfano (65’), Licata per Erbini (75’), Genco per Sinacori (89’)
Reti: al 19’ D’Amico; al 93’ Zuliano
Un gol del capolista Atletico Palermo nei minuti finali di recupero, concesso per l’infortunio subito da un guardalinee, ha rovinato la festa dell’Unitas Sciacca, che rientrava oggi sul proprio campo giocandovi per la prima volta in questo campionato.
La squadra neroverde, oggi con una inedita casacca verde acquamarina, aveva fino a quel momento fatto quasi tutto il possibile per onorare al meglio la festa dei numerosissimi tifosi sugli spalti, con una bellissima prestazione che avrebbe dovuto concludersi con una vittoria strameritata.
La vittoria però è sfumata nel modo più beffardo, ma solo addebito si può imputare alla squadra di casa, quello di non aver saputo segnare il gol del raddoppio mettendo al sicuro il risultato.
Perché, se è vero che per larghi tratti della partita di squadra in capo se n’è vista una sola, con una manovra di gioco veloce e anche spettacolare, è altrettanto vero che con squadre molto ben attrezzate come l’Atletico di Palermo la fregatura è sempre dietro l’angolo, e puntualmente è arrivata alla fine in una delle poche azioni offensive della squadra palermitana.
La prima metà di gara è stata di totale appannaggio della squadra di casa. A fronte di una manovra lenta e prevedibile della capolista, che mai riusciva ad impensierire Keba, lo Sciacca contrapponeva una manovra veloce, spumeggiante, ben articolata in tutti i reparti, che annichiliva letteralmente la squadra avversaria.
A centrocampo Sinacori, D’Amico e Concialdi, con il supporto del tornante Galfano, macinavano gioco e fraseggi di qualità, sovrastando il reparto avversario in modo perfino imbarazzante.
Il gol è arrivato al minuto 19 e lo ha realizza D’Amico, servito da Sinacori in un rapidissimo capovolgimento di fronte, entrando in area palla al piede e insaccando con un imparabile tiro a mezza altezza.
Nella prima metà di gara la squadra di casa sfiora il gol al minuto 3 con Niosi, 6 con Galfano e 32 con D’Amico, ma si va al riposo con il minimo scarto.
Al rientro in campo la partita diventa più equilibrata nel possesso palla, ma lo schema non cambia: l’Atletico cerca di impostare il gioco con una manovra lenta e prevedibile, lo Sciacca fa ripartenze più veloci e rimane più pericoloso sotto rete. La brillantezza della squadra di casa non è forse quella del primo tempo, ma la prestazione rimane decisamente di buon livello e produce tre conclusioni molto pericolose: al minuto 58 c’è una traversa di Concialdi su punizione quasi dal limite, e poi al minuto 69 Camarata e al minuto 80 Sinacori sforano la traversa con le proprie conclusioni a rete.
Solo una volta sull’altro fronte gli ospiti riescono rendersi pericolosi, al minuto 76 con un bel tiro rasoterra angolato che Keba blocca con sicurezza.
Sull’orologio corre il novantatreesimo minuto, dopo una interruzione causata da un incidentale infortunio a un guardalinee, quando la beffa di materializza: c’è un calcio di punizione a favore dell’Atletico sulla fascia destra, contestato poi da mister Galfano negli spogliatoi, e sul cross in area che ne consegue Zuliano va più in alto di tutti e insacca alla spalla dell’incolpevole Keba.
A fine partita nell’incontro con la stampa l’amarezza di mister Galfano dice tutto: il mister se la prende con l’arbitraggio di Azzolina, sicuramente non impeccabile, e si trova costretto a commentare l’ennesima occasione sciupata per far punti preziosi e meritati.
Sarà per un’altro volta, perché se si continua a giocare in questo modo i risultati legittimati dalla prestazione prima i poi arriveranno.
Migliore in campo per i neroverdi, Concialdi.
Qui di seguito la conferenza stampa di fine partita trasmessa in diretta da ServireSciacca:
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