I consiglieri comunali del gruppo misto Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò hanno inviato al dirigente del Settore 2°.Filippo Carlino, al Presidente del Collegio dei Revisori,Giovanni Trovato, al Segretario Generale, Manlio Paglino e al Sindaco Fabio Termine una formale diffida di contrarre un mutuo per la costruzione dei Capannoni del Carnevale, le cui rate (quota capitale e quota interesse) graverebbero sull’imposta di soggiorno, per il rischio che il Comune venga poi censurato dalla Corte dei conti o da altri organi di controllo.

Brucculeri e Blò ribadiscono che l’interpretazione, fatta dagli uffici, è errata, non fattibile e in violazione delle norme che regolano la destinazione vincolata dell’imposta di soggiorno.

Questa tesi è stata sempre sostenuta e ribadita dai due consiglieri comunali sia nella fase di approvazione del piano triennale delle opere pubbliche che in sede di approvazione del bilancio di previsione 2024, e in ultimo nella seduta del consiglio comunale del 07 ottobre 2024, in occasione della bocciatura del consuntivo 2023.


Brucculeri e Blò evidenziano che il gettito dell’imposta di soggiorno è destinato “a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero di beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali”.

In altri termini, l’art. 4 del D.lgs. n. 23/2011 finalizza l’impiego del gettito ottenuto dall’imposta esclusivamente per il finanziamento diretto ed immediato di interventi nel settore del turismo e di interventi ad esso connessi, mediante la previsione di un vincolo di destinazione incombente sulla relativa entrata.
L’imposta di soggiorno può finanziare gli specifici ambiti funzionali inerenti al turismo, così come declinati dall’art. 4, comma 1, del Decreto Legislativo n. 23/2011, e non quelli riferibili soltanto in via mediata e incidentale all’ambito turistico.

L’esistenza di siffatto vincolo, secondo i due diffidanti, implica che nel bilancio dell’ente tale entrata debba essere correlata esclusivamente a spese della tipologia indicata dal legislatore e non ad altre. Diversamente, il vincolo, di origine normativa, verrebbe disatteso e, dunque, violato.

Ciò premesso, secondo i due consiglieri comunali lo scopo turistico dei capannoni si atteggia a requisito soltanto eventualmente riflesso dell’attività che si intende finanziare, e per tali ragioni il vincolo di destinazione ne determina l’esclusione dell’utilizzo per applicazione al difuori della disciplina prevista dalla legge.

Il volere insistere sulla scelta di finanziare la costruzione dei capannoni del carnevale con un mutuo le cui rate di ammortamento (quota capitale e quota interesse) gravino sull’imposta di soggiorno può quindi determinare, nell’opinione di Brucculeri e Blo’, censura da parte della Corte dei conti o altri Organi di Controllo, ragion per cui si diffidano il responsabile dell’ufficio finanziario e il collegio dei revisori a ritirare il proprio parere positivo in autotutela, al fine di non incorrere in responsabilità di varia natura.