Fra le esperienze proposte dal Museo Diffuso in occasione dello Street Food Fest, abbiamo scelto quella del Laboratorio di Frutta Martorana nel bellissimo spazio del locale “La Mugnaia” , in Salita Consiglio. E lo abbiamo fatto , ancora una volta , per far conoscere una nostra tradizione gastronomica legata alla Festa dei Morti, al nostro nipotino Vittorio e per condividere con lui e con altri ospiti provenienti da altre regioni una mattinata all’insegna del sano divertimento.
Caterina , la Mugnaia per l’appunto, ci accoglie con il suo consueto sorriso e con l’entusiasmo che caratterizza un pò tutti gli operatori del Museo Diffuso dei 5 Sensi, ormai da alcuni anni al top nel settore dell’accoglienza turistica nelle nostra città. Dopo il consueto giro alla scoperta del suo mulino, iniziamo la nostra avventura indossando un bel grembiule bianco e sedendoci a un tavolo dove campeggiano già le formine e i piccoli attrezzi che serviranno a modellare i fruttini di pasta di mandorle.
L’impasto lei lo ha già preparato( farina di mandorle, acqua e zucchero velo) e fatto riposare. Noi lo maneggiamo come fosse una frolla e la posizioniamo nelle formine, scegliendo a nostro piacimento ora una fragola, ora una castagna, ora un’arancia, una mela.
Bussano continuamente alla porta per accedere al locale. Ma per fare l’esperienza, bisognava telefonare e prenotarsi ai numeri del Museo Diffuso. Cosa che molti non hanno fatto. Noi continuiamo con le altre fasi della lavorazione che ci sta prendendo la mano, nel senso che ci diverte sempre di più perfezionare i fruttini che abbiamo tirato fuori dalle formine e che ora vediamo davanti a noi, come quando, da bambini, giocavamo con il Das o il Didò.
Caterina ora mette sul tavolo matite e colori naturali, pennellini per passare alla colorazione.
E’ questa la parte più gratificante per noi “allievi” che con meticolosa perizia ci mettiamo a mescolare colori e tinte per rendere i nostri dolcetti il più possibile simili a quelli veri (come fecero le monache della Martorana alle prese con una visita inaspettata del Papa nel loro convento). E…voilà! Ecco sul loro bel vassoietto i dolci più dolci della tradizione pasticciera siciliana. Gli ospiti che come noi hanno condiviso l’esperienza, ne sono entusiasti. Ce li portiamo a casa per gustarli in famiglia con la soddisfazione di averli realizzati proprio noi, grazie alla sapiente guida di Caterina la Mugnaia.