Il Gruppo Consiliare di Forza Italia
(Clelia Catanzaro, Alessandro Grassadonio ed Isidoro Maniscalco) ha presentato una interrogazione a risposta orale circa l’istituzione e il potenziamento a Sciacca dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri estivi con funzione educativa e ricreativa a favore dei minori.

L’atto consiliare premette che il Dipartimento per le Politiche della Famiglia ha finanziato, anche per il 2024, i Comuni italiani per lo svolgimento di queste attività socioeducative in favore dei minori per un ammontare di circa 60 milioni di euro e che per il Comune di Sciacca la somma prevista è di € 41.405,49.

In data 15.05.2024 è stato approvato l’Avviso pubblico, il modello di domanda e il modello del Patto di accreditamento per la realizzazione dei centri estivi con funzione educativa e ricreativa, destinati alle attività di bambini e bambine di età compresa fra i 3 e i 14 anni.

Il suddetto Avviso prevedeva un risicato termine per la presentazione delle istanze, entro il 07.06.2024, ragion per cui il Sindaco, sulla base delle sollecitazioni ricevute da numerose associazioni, aveva diramato al Dirigente competente nota di indirizzo finalizzata ad ottenere una riapertura dei termini che consentisse la più ampia partecipazione.

L’interrogazione fa anche presente che annualmente il mancato ampio coinvolgimento delle associazioni che avrebbero diritto alla partecipazione dei centri estivi produce restituzioni di somme finanziate e ciò si ripercuote sugli stanziamenti degli anni successivi che vanno sempre riducendosi, essendo legati alle utilizzazioni degli anni precedenti;

Per tali motivi i consiglieri comunali di Forza Italia interrogano l’Amministrazione comunale per sapere:

  • Se la nota di indirizzo del Sindaco ha ricevuto riscontro da parte del Dirigente competente ed eventualmente se l’Amministrazione si è attivata per sollecitarla;
  • Se di è vigilato sul corretto svolgimento dei relativi procedimenti amministrativi sia in fase di predisposizione degli atti, che nella fase successiva del compimento delle attività;
  • Se, come già successo per l’anno 2023, quando alla luce della non generale partecipazione sono stati restituiti € 4.830,77, vi è il rischio che anche per l’anno 2024 debbano essere restituite delle somme al Dipartimento per le politiche della famiglia