di Nino Sandullo

Oggi si festeggia la giornata mondiale della gentilezza.

La gentilezza, come la bellezza, può salvare il mondo: impariamo ad utilizzarla.

C’è sempre più bisogno di gentilezza in questo mondo moderno che ci spinge giorno dopo giorno all’individualismo sfrenato.

La gentilezza, mettendoci in contatto empatico con gli altri, ci fa uscire dall’isolamento che atrofizza la nostra anima.

La gentilezza non va confusa con la cortesia che attiene all’educazione e alle buone maniere che, quando non spontanee ed eccessive, appaiono affettate e false.

La gentilezza fa riferimento alla solidarietà, generosità, altruismo, compassione ed empatia. È un modo di essere connaturato.

Uno stile che emana dalla nostra interiorità e che si fa riconoscere subito per la sua spontaneità.

Numerosi studi hanno dimostrato che la gentilezza, così come l’empatia, può essere appresa. Il cervello umano infatti può essere educato alla gentilezza perché vi è predisposto costitutivamente.

La sua pratica quotidiana, come quella della bellezza, lo fanno star bene.

Una metanalisi pubblicata nel 2020, ha dimostrato che essere gentili e adottare un comportamento d’aiuto nei confronti degli altri abbassa il rischio di mortalità fino al 60%, aumenta la longevità tra il 22% e il 44%, migliora la risposta immunitaria, riduce l’infiammazione cellulare e diminuisce lo stress. Sempre più studi dimostrano che è sufficiente praticare piccoli atti di gentilezza per generare benessere, diminuire l’ansia, migliorare l’autostima e la qualità delle relazioni sociali, ridurre il senso di isolamento e facilitare la connessione con noi stessi e il senso profondo della nostra vita.

La gentilezza è contagiosa. Basta osservarla in azione per scatenare una sensazione di benessere e dare il via a un’ondata virale di ‘buon vivere’.

Praticare la gentilezza in definitiva ci aiuta a vivere meglio: allora perché non farlo? Cominciamo con piccoli gesti quotidiani di gentilezza che se diventano gesti di tutti forse avremo trovato la soluzione per vivere meglio e in armonia con noi stessi e gli altri.

Non a caso è stata istituita la giornata mondiale della gentilezza e a Capri perfino l’assessorato della gentilezza.

A Sciacca saremo capaci di proporre la gentilezza come strumento di salvezza? Di istituire come a Capri una delega alla gentilezza?

Nino Sandullo