È stato un incontro molto bello, di quelli che ti trasmettono autentiche vibrazioni di impegno civile, quello di ieri sera al Circolo di Cultura con Antonella Di Bartolo, la preside dell’istituto comprensivo Sperone Pertini di Palermo, con la sua storia personale e professionale e con il suo libro “Domani c’è scuola”.
In premessa ServireSciacca desidera ringraziare la Libreria Mondadori Bookstore di Sciacca, di Antonella e Franco Raso, e il Circolo di Cultura per aver donato alla città, nell’ambito della rassegna letteraria “Libri sotto le Stelle” edizione invernale che hanno organizzato insieme, due eventi di grandissimo contenuto etico, sociale, educativo ed emozionale, quali gli incontri con Gino Cecchettin e, appunto, con Antonella Di Bartolo.
Lei, una donna minuta dallo sguardo fiero, la cui storia di dirigente scolastica inizia dieci anni addietro con il coraggio di osare quel che nessuno voleva osare: scegliere come istituto da andare a dirigere la scuola dell’infanzia e scuola media di uno dei quartieri periferici più degradati di Palermo, lo Sperone, dove lo Stato doveva cedere il passo alla criminalità organizzata.
E dirigere così come insegnare in una scuola come quella dello Sperone è ancora oggi una scelta assai forte, di autentico volontariato prima ancora che professionale.
Quando Antonella Di Bartolo ci fa il suo ingresso dieci anni addietro trova una dispersione scolastica del 27%, tanta rassegnazione in chi ci insegna e uno dei diversi plessi in cui la scuola è suddivisa in odore di chiusura.
In questi dieci anni, l’azione all’interno della scuola e fuori sul territorio di questa preside fiera e coraggiosa, che ha saputo fare squadra con tutto il personale scolastico, ha ridotto dal 27 all’1% il dato della dispersione scolastica, ha trasformato la scuola in una forte presenza istituzionale dello Stato e della legalità in quello che è un territorio ad alta densità mafiosa, ha contribuito a ridare speranza nel futuro non solo ai giovani ma anche alle donne adulte alle quali ha consentito di prendere la licenza media facendole venire a scuola con i propri bimbi piccoli, e sta facendo diventare realtà l’apertura di un asilo nido per bambini da 0 a 3 anni.
Per questo e tanto altro Antonella Di Bartolo è adesso diventata famosa come preside coraggio, ma con l’umiltà che contraddistingue la migliore espressione dell’impegno civico lei ha ricordato che non ha fatto nulla da sola, che in questi dieci anni ci sono stati anche tanti momenti brutti, che non si possono contare le volte in cui ha pianto lacrime di scoraggiamento e di disperazione, ma non ha mai mollato, anzi non hanno mai mollato quelli della scuola Sperone Pertini.
Ha saputo dimostrare che, come diceva don Pino Puglisi, il cambiamento è sempre possibile, ma per realizzarlo occorre sbracciarsi, occorre impegnarsi davvero tanto. Le parole non servono a nulla.
Le parole, i programmi, il burocratese, i protocolli di intesa, i convegni, il formalismo delle regole senza cuore, oggi tanto di moda nel mondo della scuola, non servono a fare breccia tra gli abitanti di quartieri come lo Sperone, per conquistarsi la loro fiducia. E tante volte occorre anche mettere da parte le regole inutili e farsi guidare dal buon senso del cuore.
Sono stati tanti gli episodi e gli aneddoti che Antonella Di Bartolo, magistralmente accompagnata nel dialogo da Massimo D’Antoni, ha raccontato al pubblico presente, ma che solo dalla sua voce debbono essere ascoltati oppure letti nelle pagine del libro “Domani c’è scuola”, che lei ha voluto scrivere proprio per far sì che di ciò che è stato fatto allo Sperone Pertini di Palermo rimanga traccia e memoria.
ServireSciacca, così come con Gino Cecchettin, considera un onore aver ripreso in diretta questo evento, che dal link sottostante può essere da tutti visionato.
Un’ultima considerazione in chiusura: l’altissimo contenuto formativo di determinati eventi meriterebbe molta più attenzione da parte del mondo cittadino della scuola e da quello delle organizzazioni a carattere educativo e sociale. Insomma, una vera e propria occasione perduta da parte di tanti nostri concittadini e un merito in più della stampa (RMK e ServireSciacca) per il contributo a far sì che tali eventi possano avere una maggiore diffusione rispetto a quella del pubblico presente.
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