di Nino Sandullo

Oggi si festeggia la parola più semplice e più bella al mondo: GRAZIE.

L’11 gennaio è infatti la Giornata mondiale del Grazie.

Un’occasione per ricordarci di pronunciare più spesso questa parola così bella e semplice, per coltivare il valore della gratitudine. 

La parola Grazie ha origini antichissime. Dal latino “Gratiam”, nel senso di grazia, gratitudine e riconoscenza.

Si è affermata nel XVI secolo ereditata dalla frase ‘Dio Salvi’. L’italiano Grazie deriva dal greco Cháris che indica l’essere contento, lo stare bene.

È una esclamazione che implica positività e gentilezza. Stati d’animo che hanno delle vere proprietà  curative e influenzano, positivamente, le nostre relazioni con il prossimo.

Il ricercatore Robert Emmons dell’University of California ha dimostrato gli effetti benefici sulla mente e sul corpo della sua pronuncia. Dire grazie incrementa la nostra efficienza sul lavoro e migliora anche la nostra salute. Abbassa del 23% i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, riduce del 7% i sintomi di infiammazione, combatte la depressione, diminuisce la pressione sanguigna e migliora la qualità del sonno.

Dire GRAZIE dona gioia a chi lo pronuncia  e a chi lo riceve.

E allora impariamo a pronunciarla sempre di più!!!

NINO SANDULLO