Dal 18 gennaio al 9 febbraio al Planetario di Palermo, nel cuore del Parco Villa Filippina della centrale piazza San Francesco di Paola, prende vita “Creatura. Il respiro dell’Universo”.
Un’opera performativa dove musica, parole, immagini e azioni si intrecciano e si combinano per far vivere allo spettatore un’esperienza sensoriale immersiva dell’evoluzione dell’Universo, dalla sua nascita 13,8 miliardi di anni fa, fino ai nostri giorni.
Due dei principali protagonisti di questa opera sono saccensi, nostri concittadini: il regista Giuseppe Raso e il Musica e Sound Design Accursio Antonio Cortese.
A partire dal 18 gennaio, ogni sabato e domenica, sia mattina – ore 11:30/12:30 – che pomeriggio – ore 17:00/18:00/19:00 – e dal 24 gennaio, anche ogni venerdì pomeriggio – ore 18:00/19:00 – si potrà assistere al Planetario di Palermo all’innovativa opera che vede coinvolti diversi attori istituzionali. Si va dalla location che lo ospita, il Planetario, al Parco Villa Filippina, diretto dal divulgatore scientifico e direttore di produzione del progetto, Marcello Barrale, all’Università degli studi di Palermo, con il professore Giuseppe Raso, passando per il Conservatorio Alessandro Scarlatti, con il compositore e pianista Accursio Antonio Cortese, il tutto con il patrocinio dell’Università degli studi di Palermo, del Comune di Palermo e dell’Assessorato della Pubblica istruzione.
Attraverso sei movimenti, il regista Giuseppe Raso dà vita ad uno spettacolo che fonde perfettamente le immagini proiettate in un video fulldome con le musiche, magistralmente curate da Accursio Antonio Cortese, che riesce a portare il suono dove non c’è: nello spazio cosmico.
Il racconto si arricchisce delle note del violoncellista Nicola Lipari, delle performance di Angelo Misseri e Noemi Trapani i cui movimenti scenici sono abilmente orchestrati da Giovanni Raso, con le voci narranti di Alfonso Veneroso, Claudio Ambrosetti, Giovanni Raso, Vittoria Ciancimino, Luisa Raso, Paola Caracappa, in un racconto che rivela come testi sacri di religioni diverse come la Bibbia, il Rigveda, il Tao Te Ching descrivano la nascita dell’Universo perfettamente in linea con le più moderne teorie cosmologiche.
I testi sono stati liberamente tratti da Bibbia, Rigveda, Tao Te Ching, Iliade, Antigone
Registrazione, mix e master sono stati effettuati presso il “4equaranta recording studio” di Sciacca.
Durata: 35 min. circa
Ticket a partire da € 9, acquistabili online al seguenti link: https://bit.ly/TicketCreaturaPlanetario
Le proiezioni mattutine su prenotazione, sono riservate alle scuole secondarie di primo e secondo grado (solo ed esclusivamente previa prenotazione al numero 347 811 9078)
In conclusione le Note del regista, prof. Giuseppe Raso:
CREATURA, nel latino tardo, indica ogni cosa che esiste nell’Universo, animata e inanimata, le stelle, i pianeti, le rocce, le piante, gli animali e tutti gli esseri viventi.
Testi Sacri di Religioni diverse come la Bibbia, il Rigveda, il Tao Te Ching descrivono la nascita dell’Universo con parole poetiche ed evocative. È suggestivo come queste antichissime descrizioni sembrano fornire una cornice lirica alle moderne teorie cosmologiche.
Nell’opera performativa CREATURA la musica, le parole, le immagini e le azioni contribuiscono a far vivere allo spettatore un’esperienza sensoriale immersiva dell’evoluzione dell’Universo, dalla sua nascita 13,8 miliardi di anni fa fino ai nostri giorni.
1° movimento Il “vuoto” primordiale, secondo alcune moderne teorie fisiche, è gravido di energia e potenzialità. È un “vuoto” che si muove, che pulsa, che crea. Le fluttuazioni quantistiche del “vuoto”, come bolle casuali di energia, danno origine ad una prima enorme esplosione, l’INFLAZIONE, in cui ancora non c’è né materia né luce. Il nostro proto-Universo è qui immaginato come un’enorme bolla viola scuro, in cui una sottile linea azzurra pulsante racchiude in sé il seme dell’imminente trasformazione vitale.
2° movimento Un improvviso cambio di fase del “vuoto” dà origine al BIG BANG; secondo alcune teorie quindi non un’esplosione ma una violenta e immediata metamorfosi di tutto lo spazio. Così ho cercato di rappresentarlo. Da lì tutto è cominciato: il tempo, lo spazio, la luce, la materia. L’Universo, inizialmente caldissimo e qui evidenziato da sfumature di blu, si raffredda man mano evolvendo verso colori più chiari. Luce e materia non sono ancora distinte. 3° movimento Luce e materia si separano. Le nebulose, le stelle, le galassie, i pianeti e la nostra Terra si formano in pochi istanti o in una eternità.
4° movimento La vita riempie di significato l’Universo. La guerra e la morte ne occultano il mistero e la bellezza. Ogni giorno un Ettore muore ancora e un Priamo piange suo figlio. 5° e 6° movimento Uomo(ISH) e Uoma(ISHA’) finalmente “coscienti” devono ancora nascere.